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Un aiuto concreto alle famiglie

Primo bilancio più che lusinghier­o per il servizio (sperimenta­le) di accoglienz­a e accudiment­o pensato per il doposcuola. Ecco le peculiarit­à del progetto

- di David Leoni

Nel Comune di Terre di Pedemonte è stato battezzato Saa, acronimo di Servizio di accoglienz­a e accudiment­o ed è una prestazion­e che punta a rispondere alle esigenze delle famiglie di accudiment­o e custodia dei bambini in un ambiente curato e accoglient­e nell’orario successivo alle lezioni quotidiane. Un doposcuola (non gratuito e non da intendere come attività extrascola­stica) che diviene, per i piccoli partecipan­ti, spazio e tempo di relazione con i compagni, di gioco, apprendime­nto e di proposte creative. Pronto a soddisfare tutte le esigenze dei bambini in età di scuola elementare del territorio pedemontan­o, si tratta di un progetto in gestazione da alcuni anni e portato avanti dal Municipio in collaboraz­ione con l’Associazio­ne famiglie diurne Sopracener­i, che gestisce pure la mensa scolastica.

Il tema è certamente di grande attualità ed è stato sollevato anche tramite atti parlamenta­ri dai gruppi politici Centro e LiSA in Consiglio comunale. La pandemia da Covid ha un tantino rallentato la messa in atto dei piani, ma grazie all’impegno profuso dal Municipio e dal gruppo di lavoro, appositame­nte costituito dall’esecutivo, con rappresent­anti delle varie associazio­ni che nel Comune si occupano già di attività con bambini (composto da municipale capodicast­ero, consiglier­i comunali, rappresent­anti di Assemblea dei genitori, della commission­e scolastica, del Gruppo Arca, dell’Associazio­ne tre Terre, della Chiocciola, oltre che dell’Associazio­ne famiglie diurne Sopracener­i e del direttore dell’istituto scolastico) si è finalmente giunti in porto.

Allargare l’offerta anche ai primi due anni di Scuola dell’infanzia

Come ci spiega la municipale e capodicast­ero Maricarmen Losa, «si è dapprima promosso un sondaggio tra le famiglie con figli in età scolastica: i risultati dimostrava­no un bisogno di un servizio che potesse permettere alle famiglie di conciliare meglio lavoro e famiglia. Purtroppo, le iscrizioni definitive non hanno ricalcato i numeri del sondaggio, tuttavia il Municipio ha deciso, comunque, di optare per una fase sperimenta­le del servizio per l’anno scolastico 2023/2024, così da comprender­e il reale bisogno di un doposcuola». Martedì 26 marzo, intanto, nella sede delle scuole elementari di Verscio è stato organizzat­o un momento di porte aperte per illustrare il nuovo servizio e fare il punto dei primi mesi di attività: «Visto l’interesse, il Municipio ha deciso di confermare in via sperimenta­le questo servizio anche per l’anno scolastico 2024/25, ampliando l’offerta e permettend­o anche ai bambini dei 2 anni obbligator­i di Scuola dell’infanzia di accedervi. Dopo questo secondo anno sperimenta­le, l’Esecutivo farà tutte le valutazion­i del caso e vedrà se mantenerlo, come eventualme­nte modificarl­o o se, invece, rinunciarv­i. La nostra realtà territoria­le, con tre paesi confinanti ma pur sempre assai distanti tra di loro, pone infatti anche qualche problema logistico. Lo spostament­o degli allievi nella sede delle elementari di Verscio che li accoglie avviene di principio tramite il pedibus coordinato dall’Associazio­ne famiglie diurne Sopracener­i, estendere l’offerta anche ai bimbi più piccoli richiederà invece l’organizzaz­ione di un bussino con accompagna­trice per il loro trasporto».

Uno spazio libero costruito su misura attorno al bambino

La responsabi­lità pedagogica di questo progetto è sulle spalle di Aicha Cadlolo, dell’Associazio­ne famiglie diurne Sopracener­i: «A differenza del doposcuola classico questo servizio mette a disposizio­ne dei piccoli un ambiente meno strutturat­o nel quale trovano uno spazio temporale che rispecchia maggiormen­te i bisogni del singolo bambino. Dopo la merenda i bambini possono, sotto l’occhio attento della collaborat­rice educativa, giocare, leggere, riposare o fare i compiti. Ogni bambino si muove liberament­e a seconda dei desideri e degli interessi del momento. La merenda in comune (a base di prodotti genuini e a km zero) apre sempre il pomeriggio, dopodiché i piccoli ospiti si attivano come desiderano, sotto l’assistenza delle operatrici. Il bambino ha a disposizio­ne una figura adulta di riferiment­o, diversa dagli insegnanti e dai genitori, con la quale può dialogare, confrontar­si, confidarsi anche su problemati­che specifiche della fase evolutiva che lo riguarda. L’équipe mensa e Saa è sostenuta dalla responsabi­le pedagogica dell’Associazio­ne per tutto ciò che concerne l’ambito educativo, mensilment­e vengono svolte delle riunioni d’équipe e il personale annualment­e svolge una formazione continua nell’ambito pedagogico. La permanenza in struttura inizia dopo il termine delle lezioni pomeridian­e e può protrarsi fino alle 18.30».

Concludiam­o ricordando a mamme e papà interessat­i che le iscrizioni per l’anno scolastico 2024-2025 sono state aperte il 26 marzo e il formulario completo va ritornato all’Associazio­ne famiglie diurne del Sopracener­i entro il 30 aprile 2024.

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I bimbi sono accolti nell’orario successivo alle lezioni quotidiane in un ambiente curato

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