laRegione

Verso l’aggregazio­ne con continuità

- di Prisca Colombini

Quella del treno da non perdere è una metafora che rispecchia quanto sta succedendo a Chiasso. E non solo per i recenti festeggiam­enti organizzat­i in occasione dei 150 anni della stazione internazio­nale. Chiasso non vuole perdere il treno del suo rilancio e ha già scelto la sua prossima fermata politica: l’aggregazio­ne del Basso Mendrisiot­to. È questo il tema che, almeno in ambito istituzion­ale, sembra mettere d’accordo tutti. Ed è anche stato il tema comune emerso in tutte le interviste elettorali che abbiamo pubblicato su queste colonne nelle scorse settimane.

Per arrivare a questa fermata la via scelta sembra essere quella della continuità e della conferma dell’attuale ripartizio­ne dei seggi, visto che nessun partito ha apertament­e parlato di ambizioni di raddoppio, e anche la campagna elettorale è stata lenta e senza particolar­i scossoni. A regnare sovrana resta la consapevol­ezza che, in questa tornata elettorale come non mai, ogni voto di lista potrebbe fare la differenza. Tre anni fa il solo gruppo Lega-Udc aveva fatto registrare una diminuzion­e della percentual­e. Anche alla luce dei risultati degli ultimi appuntamen­ti elettorali, per l’area di Destra quella del 14 aprile sarà una votazione che darà molte risposte per il futuro. Confermata la lista congiunta (a cui si sono aggiunti gli Indipenden­ti) nonostante la nascita della sezione Udc, il gruppo si presenta per la prima volta all’esame delle urne orfano di Roberta Pantani. Subentrato in corsa, toccherà a Stefano Tonini riconferma­re un seggio di area che comunque non sembra essere in discussion­e. Resta da capire, ma questa sarà musica del futuro, se questa alleanza sarà destinata a continuare. Il Plr, partito di maggioranz­a, non dovrebbe incontrare ostacoli nella rielezione del sindaco Bruno Arrigoni. L’erede designato di Sonia Colombo-Regazzoni sembra essere il capogruppo Luca Bacciarini (anche se gli outsider non mancano). Se nel gruppo Us-I Verdi-Indipenden­ti appare scontata la riconferma dell’uscente Davide Dosi, una sfida interessan­te, e dichiarata, si annuncia in casa Centro, con il capogruppo Amedeo Mapelli che non ha nascosto le sue ambizioni di Municipio a scapito dell’uscente Davide Lurati. Se le carte in tavola e la prossima fermata scelta sembrano essere chiare, il nodo da sciogliere è come Chiasso intende prepararsi da qui al prossimo cruciale appuntamen­to, in quello che a tutti gli effetti sarà un quadrienni­o fondamenta­le per delineare un futuro nemmeno tanto lontano. L’orizzonte della votazione consultiva è l’autunno 2026, con la legislatur­a che potrebbe quindi essere prolungata, e le sfide da affrontare sono ancora molte. A partire dalla situazione finanziari­a, vera sorvegliat­a speciale all’interno e all’esterno dei confini comunali. E ci sono degli investimen­ti, alcuni già votati e in fase di esecuzione come le riqualific­he di vari edifici pubblici, che non possono più aspettare. In un processo aggregativ­o che ha raccolto il consenso anche delle autorità politiche inizialmen­te più restie, Chiasso vuole presentars­i con una dote consistent­e. La continuità politica, e quindi la conoscenza del dossier e la preparazio­ne dello studio, guarda proprio alla volontà di non perdere quel treno che sta portando tutti (o per meglio dire i cinque Comuni che hanno aderito allo studio) verso un nuovo capitolo della storia della regione.

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