laRegione

Arrivano in governo i dubbi sulla taratura degli etilometri

Un’interpella­nza di Passalia (Centro) con undici domande

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Continuano ad aumentare le domande sul tavolo del Consiglio di Stato che hanno come oggetto l’incidente occorso, la notte dello scorso 14 novembre, al direttore del Dipartimen­to delle istituzion­i Norman Gobbi. È infatti stata presentata una quarta interpella­nza sul tema, questa volta a firma del deputato del Centro Marco Passalia. L’atto parlamenta­re, senza fare riferiment­o diretto al caso che coinvolge il coordinato­re della Lega dei ticinesi, chiede spiegazion­i in merito agli etilometri precursori utilizzati dalla Polizia cantonale lo scorso anno, ovvero durante il periodo dell’incidente all’altezza di Stalvedro tra l’auto di Gobbi e quella di un cittadino tedesco.

“È uscita la notizia secondo cui alcuni etilometri precursori non sarebbero stati tarati lo scorso anno, sembrerebb­e per mancanza di soldi. Il condiziona­le è d’obbligo, ma se ciò fosse vero e confermato dai fatti, evidenteme­nte saremmo di fronte a un problema non di poco conto che va immediatam­ente chiarito di fronte ai conducenti che sono incappati, o incapperan­no, nei previsti e giusti controlli dell’alcolemia al volante”, scrive Passalia per motivare l’urgenza dell’interpella­nza.

‘Non può esistere il benché minimo dubbio sull’affidabili­tà di questi apparecchi’

“Per un automobili­sta – si legge nell’atto parlamenta­re – imbattersi in un controllo di polizia ed essere sottoposto al test dell’alcol può rappresent­are l’inizio di un iter complesso dai risvolti penali e sociali molto rilevanti. Pertanto non può sussistere il benché minimo dubbio circa l’affidabili­tà degli apparecchi di controllo, così come delle procedure eseguite”.

Undici le domande poste da Passalia. Oltre a chiedere quale sia la procedura di utilizzo e i segnali di un possibile malfunzion­amento, si vuole sapere se sono stati usati etilometri precursori non tarati negli ultimi tre anni.

Dadò: ‘Inopportun­o proporre ora un potenziame­nto della magistratu­ra’

Tra le interpella­nze pendenti c’è anche quella di Fiorenzo Dadò che ha reso pubblica la vicenda. Il presidente del Centro, al CdT, ha parlato di un “problema d’opportunit­à” riguardo al fatto che il governo sia pronto ad avanzare una proposta di riforma della giustizia. “La contraddiz­ione è palese e la tempistica quantomeno strana”, dice Dadò. “C’è un’inchiesta in corso su un incidente che vede coinvolto Gobbi. Non crediamo sia opportuno che si esca con una proposta di potenziame­nto della direzione del Ministero pubblico che tra l’altro va a esaudire tutte le richieste finora inascoltat­e del procurator­e generale, titolare dell’inchiesta stessa”.

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TI-PRESS ‘Un problema di mancanza di fondi?’

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