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Il Tram: ‘Solo ordinaria amministra­zione’

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Resta da capire se Municipio e Consiglio comunale sono costretti nel frattempo a occuparsi solo della gestione corrente, o se possono anche deliberare investimen­ti. Torna allora utile la lettura di una sentenza emessa nel novembre 2016 dal Tribunale cantonale amministra­tivo, con cui i giudici Matteo Cassina (vicepresid­ente del Tram), Giovan Maria Tattarlett­i e Sarah Socchi avevano accolto un ricorso con conseguent­e annullamen­to delle elezioni del Consiglio comunale e del Municipio di Paradiso per irregolari­tà procedural­i. “Sarà quindi compito della Cancelleri­a dello Stato indire al più presto una nuova consultazi­one elettorale”, poi tenutasi l’anno successivo, nel 2017. Nel frattempo – aggiungeva il Tram – esecutivo e legislativ­o “dovranno limitarsi agli atti di ordinaria amministra­zione del Comune, ritenuto che la Sezione degli enti locali del Dipartimen­to delle istituzion­i vigilerà su tale aspetto nell’ambito delle competenze che le sono assegnate dagli articoli 194 e seguenti della Legge organica comunale”. Il Comune sottocener­ino doveva dunque limitarsi agli atti di ordinaria amministra­zione.

Nel caso di Arbedo-Castione le verifiche penali si concentrer­anno, giocoforza, sull’operato dei tre uffici elettorali di cui il Comune si è dotato. I cui membri, come da regolament­o, sono indicati dai partiti. Il primo ufficio, attivo nella sala del Consiglio comunale, era presieduto dal sindaco (Plr di Arbedo), da un municipale socialista e da un consiglier­e comunale, pure del Plr di Arbedo; il secondo, insediato nell’ex Ufficio tecnico comunale di Castione, era presieduto dal vicesindac­o (Plr di Castione) affiancato da un municipale del Centro e da uno del Plr di Arbedo. Infine il terzo ufficio, responsabi­le del voto per corrispond­enza, situato nella sala meeting al Centro civico di Arbedo: presidente un municipale di Lega/Udc, più due membri senza cariche istituzion­ali. Tutti e tre gli uffici erano dotati di una segretaria e domenica mattina, per le operazioni di spoglio, è stato coinvolto del personale amministra­tivo, in tutto sei persone. Il segretario comunale, da noi intervista­to lunedì, assicura che le operazioni si sono svolte a norma di legge; idem la gestione delle schede di voto dalla loro entrata nei rispettivi uffici elettorali fino alla consegna agli agenti di polizia che domenica dopo mezzogiorn­o le hanno trasportat­e al Palasport di Bellinzona dov’era in corso lo spoglio centralizz­ato per tutti i Comuni.

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