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Oltre la soglia dei 90 miliardi La crescita rallenta un po’

Il 60% dei costi è a carico delle economie domestiche

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I costi del settore sanitario sono ulteriorme­nte aumentati nel 2022: +2,5% rispetto all’anno precedente, una progressio­ne meno marcata nel confronto con il 2021 (+5,9%) e con la tendenza degli ultimi cinque anni (+3,2%). Complessiv­amente, le spese hanno raggiunto i 91,5 miliardi di franchi. Ma il rapporto tra i costi della salute e il prodotto interno lordo (Pil) a prezzi correnti è diminuito, passando dal 12% nel 2021 all’11,7% nel 2022.

I dati sono stati pubblicati ieri dall’Ufficio federale di statistica (Ust), proprio nel giorno in cui il Sindacato dei servizi pubblici (Ssp-Vpod) ha consegnato alla Cancelleri­a federale le firme (57’346) del referendum contro il progetto detto ‘Efas’, una maxi-riforma del finanziame­nto delle prestazion­i sanitarie che tra qualche anno potrebbe contribuir­e a frenare l’incremento della spesa nel settore. Il tema, inoltre, è di stretta attualità: il 9 giugno si vota su due iniziative popolari di Ps e Centro volte rispettiva­mente a ridurre l’onere dei premi sul budget delle famiglie e a contenere l’aumento dei costi della salute. Torniamo ai dati dell’Ust. Indicano che i tre fornitori di prestazion­i più importanti sono gli ospedali (32,6 miliardi di franchi per spese relative a prestazion­i sanitarie: +2,6% rispetto al 2021), gli istituti medicosoci­ali (14,5 miliardi, +3%) e gli studi medici (13,7 miliardi, +3,2%). Tra i fornitori di prestazion­i che hanno fatto registrare variazioni significat­ive si segnalano lo Stato (-11,3%) a causa di minori spese per la prevenzion­e (dopo quelle elevate durante l’epidemia di Covid-19), gli altri fornitori di prestazion­i ambulatori­ali e a domicilio (+6,3%) e il commercio al dettaglio (+6,1%).

Le statistich­e mostrano poi che i trattament­i curativi stazionari (19,6 miliardi di franchi, +2,2% rispetto all’anno precedente), quelli ambulatori­ali (19,2 miliardi, +2,5%) e quelli di lunga durata e aiuto (18,4 miliardi, +3,4%) hanno rappresent­ato insieme circa il 63% dei costi totali. Le spese relative ai beni per la salute (medicament­i, materiali di consumo, apparecchi terapeutic­i) hanno raggiunto i 14,6 miliardi (+5,2%). Da segnalare anche l’aumento dei costi legati all’amministra­zione (+4,8%), mentre sono diminuiti del 9% quelli relativi alla prevenzion­e.

I costi relativi alle prestazion­i sanitarie vengono coperti principalm­ente dall’assicurazi­one malattia obbligator­ia (34,5 miliardi di franchi, +3,8% rispetto all’anno precedente), dallo Stato (20,3 miliardi, valore sostanzial­mente invariato) e dalle economie domestiche (19,7 miliardi, +3,9%). Sempre stando all’Ust nel 2022 il finanziame­nto del sistema sanitario ha raggiunto i 92,9 miliardi di franchi; l’importo è provenuto per il 60% dalle economie domestiche, per il 32% dallo Stato e per il 5% dalle imprese. Con costi medi di 882 franchi al mese e per abitante, la quota relativa alle economie domestiche equivale a 526 franchi mensili a testa per abitante.

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KEYSTONE Riuscito il referendum contro il progetto ‘Efas’

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