‘Né clima né Avs, siamo qui per la stabilità dei prezzi’
Tutela del clima, aiuto ai fondi dell’Avs, distribuzioni di milioni di franchi ai cantoni anche quando l’esercizio è in perdita? Niente di tutto questo deve fare la Banca nazionale svizzera (Bns), secondo la presidente del Consiglio di banca (organo analogo a un Cda) Barbara Janom Steiner, che respinge quelli che considera attacchi all’indipendenza dell’istituto.
‘Andamento economico solido’
“Il mandato della Bns è garantire la stabilità dei prezzi tenendo conto dell’evoluzione congiunturale”, ha ricordato la 61enne nel suo discorso – stando al testo scritto – alla 116esima assemblea generale ordinaria degli azionisti. “Se guardiamo al passato più recente constatiamo che essa ha svolto brillantemente il proprio incarico. Il nostro Paese è riuscito, come pochi altri, a difendere la stabilità dei prezzi, motivo per cui all’estero la Svizzera è ammirata e invidiata”. L’ex consigliera di Stato grigionese prende atto del fatto che ultimamente vi sono state diverse proposte di modifica delle istituzioni della Bns, che secondo lei potrebbero minare quell’indipendenza che le garantisce anche di prendere decisioni difficili e impopolari. “Vedo pretese – o dovrei definirli attacchi? – che talora denotano una noncurante leggerezza, talora manifestano una concreta volontà di difendere interessi particolari. In entrambi i casi si tratta di rivendicazioni pericolose per il nostro Paese”. Janom Steiner fa riferimento all’idea di allargare la direzione generale, oppure di ampliare il mandato per tenere conto delle esigenze climatiche e quelle di copertura della previdenza vecchiaia. “La Costituzione federale è chiarissima su questo punto: la Banca nazionale conduce la politica monetaria nell’interesse generale del Paese. Non menziona né la politica sociale né la politica climatica, anche se entrambe sono temi indubbiamente importanti”.
Bilancio e redistribuzione
“Durante la crisi di Credit Suisse si sono levate voci che pretendevano il salvataggio a tutti i costi dell’istituto da parte della Banca nazionale, o addirittura la sua acquisizione. Ma la legge parla chiaro: la Banca nazionale può concedere liquidità solo a fronte di garanzie sufficienti”. “Altro esempio: pretendere la distribuzione dell’utile a Confederazione e Cantoni anche negli anni in cui la Bns presenta un bilancio in perdita significa disconoscere il fatto che né il conseguimento di profitti né la distribuzione dell’utile sono compiti della Bns”.