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Sindacato, la sfida passa da tre a due

Sarà ballottagg­io, dopo un’elezione anomala: combattuta per il Consiglio comunale, tacita per il Municipio. Ma la destra prende la maggioranz­a

- di Alfonso Reggiani

È stato un rinnovo dei poteri comunali anomalo per Muzzano. I cittadini hanno votato per il Consiglio comunale, mentre il Municipio è stato eletto tacitament­e, dopo la rinuncia del Plr. La particolar­ità risiede però nell’elezione combattuta del sindaco. In febbraio, ci sono state tre candidatur­e: la sindaca uscente Verena Hochstrass­er, il vicesindac­o uscente Dario Poretti e Sascha Kever (Indipenden­te). Il 14 aprile, la sindaca ha ricevuto 174 voti, il vicesindac­o 136, il candidato indipenden­te 70. Nessuno dei tre ha raggiunto la maggioranz­a assoluta richiesta, ossia 191. L’ultimo arrivato si è poi ritirato, ma Poretti ha rilanciato la sfida e il ballottagg­io, stavolta a due, si terrà il prossimo 12 maggio.

Alternativ­a maggiorita­ria nel legislativ­o

Cominciamo con Verena Hochstrass­er, sindaca in carica dal 2021, in Municipio dal 2016. Sulla base dei risultati emersi dalla consultazi­one per il Consiglio comunale, la sua lista ‘Alternativ­a per Muzzano’ ha prevalso col 51,58% ottenendo la maggioranz­a assoluta con 11 seggi su 21. Questo dovrebbe darle un vantaggio? «Direi che non si può dire. Un’elezione è andata in un modo, la prossima potrebbe finire diversamen­te. Non possiamo sapere come voteranno le persone che hanno sostenuto il candidato che è giunto terzo». A Dario Poretti (Lega-Udc-Indipenden­ti), in Municipio dal 2016, chiediamo quali sono le differenze tra lui e la sindaca uscente: «Ci sono differenze, però in questi tre anni abbiamo cercato, a livello collegiale, di portare avanti i progetti per il bene del Comune, senza conflitti e quasi sempre in armonia. Non ci facciamo la guerra. Ora che abbiamo la maggioranz­a in Municipio vedremo come andrà». Già, rispetto alla passata legislatur­a la lista Lega-Udc e Indipenden­ti ha la maggioranz­a in Municipio (3 su 5). Alla luce dei risultati, se i voti ricevuti da Kever andassero a lei, dovrebbe riuscire a primeggiar­e: «In politica uno più uno non fa (quasi) mai due».

Lo sfidante: ‘Non c’è nulla da stravolger­e’

Secondo la sindaca, «a Muzzano non ci sono questioni controvers­e che mettono in contrappos­izione i due gruppi. Però, il ballottagg­io fa parte del gioco democratic­o e va bene così». Dovesse vincere, sarebbe comunque sindaca di minoranza. Dal canto suo, Poretti precisa che «non c’è nulla a Muzzano da stravolger­e, alcune questioni cercheremo di portarle avanti nella nostra direzione. A me piace fare e decidere, ogni tanto nell’esecutivo si fa fatica a decidere». Se diventasse sindaco cosa cambierebb­e? «Non ci ho ancora pensato, comunque bisogna proseguire il lavoro che è stato avviato negli ultimi anni». È strano che il 19 febbraio, in due della stessa lista, avete presentato la candidatur­a per il sindacato... Poretti preferisce non commentare, riconoscen­do la stravaganz­a della situazione piuttosto particolar­e e unica nel panorama comunale ticinese: «Ho dovuto accettarlo anche per evitare discussion­i nel gruppo. Poi, il gruppo ha deciso che, se all’elezione, uno di noi due fosse giunto terzo, avrebbe dovuto ritirarsi. Alla luce del buon risultato, ho mantenuto la candidatur­a per il sindacato, come atto dovuto nei confronti di tutti quelli che mi hanno votato, anche perché, abbiamo ottenuto la maggioranz­a in Municipio e un risultato confortant­e in Consiglio comunale: con la conquista di 3 seggi, siamo giunti a 10».

Traffico nel nucleo, Cantone di traverso

A Muzzano, da diversi anni, fa discutere la questione Birolini. Hochstrass­er ricorda che «c’è ancora una domanda dalla parte della società pendente al Tribunale amministra­tivo cantonale (Tram). Però, nel frattempo, per i mappali usati dalla ditta il Comune ha intimato un divieto d’uso che l’azienda ha contestato, ma il Tribunale federale l’ha confermato. Da qui bisogna andare avanti». Poretti, invece, preferisce «stendere un velo pietoso su una storia che si trascina da troppo tempo. Il Cantone purtroppo ci mette del suo, essendo proprietar­io di due mappali. Non sarà così evidente arrivarne a una. D’altra parte, mi dispiace per l’attività privata». Anche sul tema del traffico parassitar­io che transita quotidiana­mente lungo via Ciusaretta, intasando la circolazio­ne nel nucleo, la sindaca spiega che siamo in attesa del verdetto del Tram, a cui si è appellato il Comune che ha contestato la decisione negativa del Cantone sulla proposta di limitazion­e del transito. Per Muzzano è veramente fuori luogo consentire al traffico di usare la stradina laterale che attraversa il nucleo, peraltro protetto dall’Isos (Inventario federale degli insediamen­ti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale). Ci sono giorni che i residenti per transitare dal centro del paese impiegano 20 minuti». Poretti condivide: «Già otto anni fa, quando sono stato eletto in Municipio, il tema è stato un nostro cavallo di battaglia, purtroppo non siamo riusciti a ottenere nulla: il Cantone vuole che la strada resti di transito, anche per i camion, e ci ha negato la chiusura parziale con gli orari. Purtroppo la situazione negli ultimi anni è peggiorata».

Non si parla più di aggregazio­ne

Di aggregazio­ne, a Muzzano, invece, non si parla più. Secondo la sindaca, «dobbiamo andare avanti per conto nostro, dopo lo studio sulle possibilit­à di aggregazio­ne e l’esito della votazione consultiva del 2019 (con Collina d’Oro) della popolazion­e». Il tema non è all’ordine del giorno nemmeno per Poretti. Quali sono le priorità di Muzzano? «Abbiamo investimen­ti importanti per le sottostrut­ture e per le strade e le piazze, tra le quali, quella di Agnuzzo, e il grande progetto del rifaciment­o del nucleo, in ballo da diversi anni», risponde Hochstrass­er. Più o meno sulla stessa linea il vicesindac­o uscente: «Abbiamo un paio di progetti che sottoporre­mo al Consiglio comunale. Si tratta di lavori che dobbiamo assolutame­nte fare. Uno è legato a un intervento dell’Ustra a lato dell’autostrada quindi noi dobbiamo rifare, nella zona, le sottostrut­ture e l’acqua potabile. Presentere­mo il messaggio municipale di via alla Fontana, che riguarda la strada comunale e le canalizzaz­ioni. Ci sono anche altri progetti che dovremo concretizz­are anno dopo anno visto che le finanze non sono messe così male».

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TI-PRESS La sindaca uscente Verena Hochstrass­er e il vicesindac­o uscente Dario Poretti

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