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A McNulty la crono di Oron, ad Ayuso la maglia gialla

La tappa vodese è stata condiziona­ta dalla pioggia

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È stato Brandon McNulty ad aggiudicar­si la terza frazione del Tour de Romandie numero 77, una prova a cronometro di 15,5 km disputata attorno a Oron, nel Canton Vaud. Il 26enne dell’Arizona, portacolor­i della Uae, ha sfruttato al meglio l’asfalto asciutto. I suoi rivali, invece, sono stati condiziona­ti dalla pioggia, che ha iniziato a cadere quando la gara era già in corso da un po’. Al secondo posto si è piazzato un altro statuniten­se, Magnus Sheffield (Ineos Grenadiers), che ha accusato 13 secondi di ritardo. Terzo l’austriaco Grossschar­tner (Uae), a 15” dal vincitore.

Dopo la terza frazione, cambia anche il proprietar­io della maglia di leader, che da giovedì sera appartenev­a al belga Nys, scivolato al 13° rango: ora al comando della classifica generale c’è lo spagnolo Juan Ayuso, compagno di squadra di McNulty alla Uae, formazione che dunque chiude la giornata con un doppio ottimo affare. L’iberico, che ha saputo concludere al 4° posto a 21” malgrado la pioggia, vanta 7 secondi sul belga Van Wilder (Soudal Quick-Step) e 10” sul russo Vlasov (Bora-Hansgrohe), vincitore del Romandie due anni fa. Il migliore svizzero nella classifica generale è Yannis Voisard (25enne della Tudor), che nella crono ha chiuso 24° e che ora occupa la nona posizione con 36 secondi di ritardo da Ayuso. Il giovane Jan Christen è invece 28°, staccato di 1’16”. Da segnalare che l’olandese Maikel Zijlaard, vincitore del cronoprolo­go di Payerne, non ha preso parte alla gara contro il tempo di Oron: si è infatti ritirato per un problema a un gomito.

Ora lo spagnolo ci crede

«Sono in una buona posizione per poter difendere con successo la maglia gialla», ha detto Ayuso in vista delle ultime due tappe. L’iberico ha soltanto 21 anni, ma ha già dimostrato più volte di avere le carte in regola per diventare davvero un grande del pedale. Lo scorso anno, del resto, aveva già vinto una tappa al Romandie e ben due al Tour de Suisse, mentre tre settimane fa ha trionfato al Giro dei Paesi Baschi. Nonostante la distanza di gara fosse di soli 15,5 km, i distacchi sono stati assai considerev­oli. A determinar­e queste differenze, oltre alla meteo che ha causato condizioni di gara molto diverse fra un corridore e l’altro, sono stati anche i 300 metri di dislivello previsti dal tracciato. Oggi in cartellone c’è la quarta frazione – la seconda tappa di montagna di questa edizione – che potrebbe già essere abbastanza decisiva in ottica classifica finale. Il successo parziale si giocherà probabilme­nte sulla salita che condurrà al traguardo posto a Leysin, sempre in terra vodese.

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KEYSTONE Il formaggio, premio sempre molto gradito

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