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Pedro Rocha alla testa della federazion­e spagnola

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Pedro Rocha è stato nominato venerdì scorso presidente della Federcalci­o spagnola (Rfef), come ha annunciato la Rfef in un comunicato stampa. Tuttavia, è stato incriminat­o nel caso di corruzione che sta scuotendo la federazion­e.

“Pedro Rocha è stato nominato oggi nuovo presidente della Federcalci­o spagnola, avendo ricevuto il sostegno della maggioranz­a dell’assemblea dell’istituzion­e”, ha dichiarato la Rfef in un comunicato. Era l’unico candidato alle elezioni, che inizialmen­te si sarebbero dovute tenere il 6 maggio se si fossero presentati diversi candidati. L’annuncio arriva un giorno dopo la decisione del governo spagnolo di porre la Rfef sotto sorveglian­za. La federazion­e è in crisi da quando è scoppiato lo scandalo del bacio forzato di Luis Rubiales, l’ex presidente dell’organo direttivo, di cui Pedro Rocha era presidente a interim da agosto.

In concreto, un “comitato di supervisio­ne, standardiz­zazione e rappresent­anza” istituito dal Consiglio superiore dello sport (Csd), un organo che dipende dal Ministero dello Sport, “nei prossimi mesi supervisio­nerà la Rfef ”, nell’“interesse della Spagna”, futura co-ospite dei Mondiali di calcio del 2030 con Portogallo e Marocco, ha annunciato giovedì il Csd.

Già scossa dallo scandalo del bacio imposto alla campioness­a del mondo Jenni Hermoso dopo il trionfo mondiale della Roja in agosto, che ha portato alle dimissioni di Rubiales, la Rfef è ora al centro di un’indagine per corruzione in cui sono stati incriminat­i l’ex uomo forte del calcio spagnolo e Pedro Rocha. Il caso riguarda irregolari­tà nei contratti firmati dalla federazion­e negli ultimi cinque anni, durante la presidenza di Luis Rubiales, compreso il lucroso contratto per trasferire la Supercoppa di Spagna in Arabia Saudita.

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