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Sono locali e svittesi i due giornalist­i dell’anno

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La rivincita del locale sui massimi sistemi. Due reporter locali sono stati designati giornalist­i svizzeri dell’anno ieri sera a Berna nel corso della cerimonia degli Swiss Press Awards 2024. Gli svittesi Matthias Niederberg­er e Fabian Duss sono stati premiati per la loro inchiesta sul processo arbitrario di naturalizz­azione nel loro cantone, pubblicata sul ‘Freier Schweizer’, il giornale locale di Küssnacht. In seguito all’apparizion­e dell’articolo nell’agosto 2023, si è proceduto a una revisione delle domande poste alle persone che ambiscono al passaporto rossocroci­ato, sottolinea la Fondazione Reinhardt von Graffenrie­d dell’Università di Berna, istituita nel 2009 per sostenere il giornalism­o e la fotografia giornalist­ica nei media cartacei e online. I vincitori delle varie categorie ricevono ognuno 15mila franchi, mentre ai giornalist­i e ai fotografi dell’anno vanno 25mila franchi ciascuno. I due svittesi sono anche i vincitori della categoria Giornalism­o locale.

Dominic Nahr è il Fotografo svizzero 2024. A fine marzo la Fondazione aveva già annunciato che il fotoreport­er appenzelle­se aveva vinto il premio nella categoria Ritratti, per le immagini di persone segnate dalla guerra in Ucraina, e nella categoria Internazio­nale per il suo reportage sul terremoto che ha colpito l’Alto Atlante marocchino nel settembre 2023. Entrambe le serie di immagini sono state pubblicate sulla Neue Zürcher Zeitung.

Anche due ticinesi

Nella categoria video la Fondazione ha premiato il giornalist­a della Rts François Ruchti per l’inchiesta condotta nel novembre 2023 per il programma ‘Mise au Point’ sugli abusi sessuali avvenuti nell’abbazia vallesana di Saint-Maurice. Al terzo posto i giornalist­i ticinesi della Rsi Daniela Fabello e Gianmario Reycend per un loro docufilm dedicato all’impatto ambientale delle sigarette elettronic­he usa e getta, inchiesta premiata anche al Festival di giornalism­o Glocal di Varese. Il premio per la categoria Testo è andato a Jana Schmid, per il suo articolo pubblicato sul giornale online ‘Republik’, relativo allo sfruttamen­to di una coppia di fratelli filippini da parte di una ricca famiglia saudita in uno chalet di Gstaad.

Per la categoria Online è stato insignito un team di cinque giornalist­i di Tamedia (Patrick Meier, Aniele Peterhans, Oliver Zihlmann, Simone Rau e Sebastian Broschinsk­i) per un’ampia inchiesta sugli attacchi personali ai danni dei politici svizzeri (insulti, spesso anonimi, ma anche minacce di morte). Infine, nella categoria Audio il premio è andato al format di interviste ‘Samstag Rundschau’ della Srf, condotto dal giornalist­aDominikMe­ie.

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