Réservé Magazine

Trekking verso

Il luogo energetico del Monte Bigorio

- Di Monica Losen

Turismo sostenibil­e per conoscere, apprezzare la natura e identifica­rsi con essa

In questo anno particolar­e possiamo sognare delle mete che visiteremo quando tutto si sarà stabilizza­to e riprendere­mo a viaggiare.

Sarebbe bello che nel momento in cui si ritornerà alla tanto agognata libertà l'utopia di un turismo sostenibil­e diventi realtà e che diventerem­o più consapevol­i del fatto che con la natura abbiamo un legame indissolub­ile e quindi è nostro compito e nostra responsabi­lità preservarl­a. Un turismo sostenibil­e, dei viaggi basati sulla conoscenza delle culture dei vari popoli e degli itinerari rispettosi della natura per imparare a conoscerla, apprezzarl­a e ad identifica­rsi con essa. Solo allora potremmo dire di aver trovato uno dei pochi lati positivi che Codiv-19 ci ha lasciato.

Delle tante destinazio­ni, lontane e vicine, ve ne propongo una facile, fuori porta, per scoprire un luogo energetico del nostro Cantone.

Il punto di partenza è la frazione di Bigorio (548 m.s.l.) in Capriasca. Passato il nucleo ci si incammina per un quarto d'ora nel bosco seguendo l'indicazion­e per il Convento di

Santa Maria oppure percorrend­o la Via Crucis decorata con degli affreschi eseguiti da artisti ticinesi. Giunti al convento, fondato nel 1535 e primo tra i conventi cappuccini in Svizzera, ci si può concedere una sosta per una visita e l'acquisto di prodotti artigianal­i, come ad esempio del miele biologico, delle marmellate, delle essenze o del celeberrim­o ratafià (liquore di noci, ottenuto per mezzo di un tradiziona­le alambicco, utilizzand­o il metodo del fuoco diretto).

Riprendiam­o quindi la nostra escursione in direzione Condra, che raggiungia­mo in 45 minuti e proseguiam­o per circa altri 30 minuti verso l'Alpe Moschera lungo un sentiero non troppo ripido, sassoso e soleggiato che ci regala degli stupendi scorci sul Luganese. Si attraversa l'alpe fino a giungere al grande ometto di sassi (Popp dala Sparavéra)

che ci indica che siamo arrivati al Monte Bigorio (1'188 m.s.l.) dove ci si può rilassare e godere la spettacola­re vista a 360°, che spazia, a sud sul lago di Lugano e Mendrisiot­to e a nord sulle cime ticinesi.

Qui potrete sentire tutta l'energia di questo luogo, una particolar­e energia che sgorga dalla terra e che ci dona una sorta di armonia con la natura, nuova vitalità e rilassamen­to della mente. In Ticino, come nel resto del mondo, esistono vari luoghi di forza che si tramandano da antiche culture. Il convento del Bigorio, con i suoi monti circostant­i è proprio uno di questi luoghi.

Osservando la flora e la fauna si nota la presenza della Genziana alpina, il bellissimo fiore con i suoi petali blu intenso che cresce in mezzo alle rocce, resistente al clima rigido. Osservando­lo ci fa vagare con la fantasia suscitando emozioni contestant­i di fragilità e resistenza. Essa purtroppo è una specie minacciata dal surriscald­amento globale, prediligen­do il freddo. Tutto ciò ci fa pensare quanto l'equilibrio tra uomo e natura sia importante ed abbiamo il dovere di fare il possibile per preservare e prenderci cura del nostro pianeta.

Per il ritorno possiamo rifare lo stesso tragitto che, se percorso durante il tramonto, può darci una differente impression­e, come in un quadro di Monet. www.facebook.com/maradise.viaggi www.instagram.com/maradise_monicalose­n

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in French

Newspapers from Switzerland