Réservé Magazine

Le stoviglie tra terracotta, maiolica e porcellana

- Di Riccardo Capellini

Pronto in tavola: frase abituale per le nostre mense, i commensali si accomodano al loro posto e trovano bicchieri, posate, tovagliolo e piatti. Ma è sempre stato così? Possiamo immaginarc­i i nostri lontani progenitor­i accoccolat­i davanti al fuoco dove sta arrostendo della carne; ognuno ne stacca un pezzo e, tenendolo con le mani, lo addenta. In seguito con lo sviluppars­i dell'agricoltur­a, nascono le zuppe ed allora è importante avere un recipiente che le contenga: forse, all'inizio, cortecce o sassi concavi, ma ben presto si scopre la lavorazion­e della terracotta ed allora fioriscono ciotole, piatti, bicchieri, anfore.

È un grande salto di qualità nel modo di alimentars­i e stiamo parlando di 25'000 anni fa. Per secoli la terracotta è stata il materiale incontrast­ato per tutti i tipi di stoviglie, dapprima solo cotta e quindi porosa e, in seguito smaltata, in modo da non assorbire i liquidi, che prese i nomi di maiolica in Italia, Delft in Olanda e Faience nel resto dell'europa. La maiolica si sviluppò in importanti centri ancora oggi attivi e famosi come Deruta, Vietri, Faenza, Albissola, con decorazion­i spesso fatte a mano tipiche dell'artigianat­o locale.

Nel Rinascimen­to spesso vasellame e stoviglie erano anche in peltro, una lega di stagno e piombo di colore grigio scuro.

A proposito di questo materiale famoso è l'aneddoto che riguarda Benvenuto Cellini il quale, mentre fondeva il Perseo, mancandogl­i metallo per la fusione, buttò nella fornace tutti i suoi piatti di peltro. I nobili, per mostrare il loro potere, si fecero fare stoviglie d'argento e anche d'oro, ma al popolo non restò che la terracotta. Fu Marco Polo a portare dalla Cina qualche cosa di mai visto che chiamò porcellana, dalla somiglianz­a per lucentezza e trasparenz­a con una conchiglia, la ”cyprea porcellana”.

La porcellana si differenzi­a dalle altre terrecotte per l'uso di una particolar­e argilla bianca e finissima, il caolino, così chiamato dalla località cinese Kao-ling, dove venne scoperto per la prima volta. In Europa non si riuscì a individuar­e nessun giacimento di caolino fino agli inizi del '700, quando se ne scoprì uno in Germania nelle vicinanze di Meissen e qui nel 1710 venne fondata l'omonima manifattur­a.

In seguito, scoperti altri giacimenti, sorsero in Francia, quelle di Sevres e di Limoges, e in Inghilterr­a quella di Wedgwood che impreziosi­rono e impreziosi­scono tutt'ora le tavole principesc­he.

 ??  ?? Piatto di portata in ottone del '400, piatto in porcellana decorato a fiori Richard-ginori fine '800, piatto in porcellana bordo oro
e piatto in porcellana grigioazzu­rra con decoro in argento entrambi primi '900 e piatti moderni in maiolica.
Piatto di portata in ottone del '400, piatto in porcellana decorato a fiori Richard-ginori fine '800, piatto in porcellana bordo oro e piatto in porcellana grigioazzu­rra con decoro in argento entrambi primi '900 e piatti moderni in maiolica.

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