Corriere della Sera - La Lettura
Castelfranco, amico di pittori ed eroico «monument man»
La memoria collettiva è composta da mille storie individuali, spesso eroiche e meno note di quanto meriterebbero. È il caso di Giorgio Castelfranco (1896-1978), autentico monument man, direttore di Palazzo Pitti, licenziato nel 1938 dopo le leggi razziali, grande collezionista d’arte costretto a vendere le sue opere per far fuggire i figli negli Stati Uniti, nel dopoguerra protagonista con Rodolfo Siviero del recupero del nostro patrimonio razziato dai nazisti. Giustamente Firenze gli rende omaggio con una mostra aperta fino al 26 febbraio e allestita nella Sala del Camino, Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi. La mostra ( Giorgio Castelfranco. Curatore, mecenate, difensore d’arte; www.gallerieuffizimostre.it) mette in luce il rapporto fra Castelfranco e l’arte contemporanea, in particolare con Giorgio De Chirico (sotto: Ritratto di Matilde Forti Castelfranco, 1921). C’è anche la ricostruzione della mostra delle opere recuperate aperta nel novembre 1947 alla villa Farnesina di Roma. (paolo conti)