Corriere della Sera - La Lettura
Il salmone di Piero Pelù, il filetto del dj Sognando la lonza per i Rolling Stones
ono ai fornelli, spunta in cucina Elio e mi chiede: che cosa si mangia qui?». Dietro il mainstage dell’Home Festival di Treviso, Daniele Cauduro alimenta — letteralmente — la grande macchina rock, la rassegna di fine estate che porta ogni anno a Treviso 100 mila persone (nel 2017 sarà dal 30 agosto al 3 settembre). Nato a York, Toronto, da famiglia veneta, ha studiato in Italia, ha fatto il cuoco in Canada, sulle navi da crociera, ha aperto locali e dal 2008 è lo chef dell’Home Bar di Treviso. Nelle retrovie del palco maggiore, in una grande cucina, si aggira come dominus incontrastato per accontentare clienti come Subsonica, De Gregori, J-Ax, Fedez, Rumatera. «Non ci crederete ma non ho mai avuto richieste bizzarre come quelle che si leggono nei gossip del rock. Il mio segreto? Faccio una cucina semplice, tutta italiana, puntando sulle materie prime: dalla caprese e dalla carbonara, all’insalata di riso, pasta col ragù, polpette, lasagne, tanta verdura e frutta