Corriere della Sera - La Lettura
Riti, passioni e tic dei loggionisti
n docufilm che indaghi il pubblico più irriverente e temuto del Teatro alla Scala». I loggionisti è la proposta di Zamenhof, collettivo composto da Giulia Trincardi (Bologna, 29 gennaio 1989) e Francesco Sileo (Potenza, 30 ottobre 1989): il ritratto di un rituale anacronistico. «In via Filodrammatici, a margine dell’edificio, là dove si trova la biglietteria serale, prende vita un pre-teatro inaspettato, colorato e chiassoso». È qui che si compie il «rituale della fila», dove ogni mattina, nei giorni degli spettacoli, si radunano i loggionisti, per acquistare a prezzo stracciato 140 biglietti posti a lato del palco nelle ultime gallerie. «Un rituale che si è consolidato nel tempo abitato come un’osteria di quartiere da strani personaggi, custodi di un’idea di opera lirica che sembra ormai scomparsa dalla memoria collettiva: uno spettacolo popolare a cui rispondere con fischi o lanci di rose». I loggionisti si posizionano sotto il porticato in attesa di essere iscritti nella lista che darà accesso a quei pochi biglietti che offrono un punto di vista unico sullo spettacolo: «Per riuscire a vedere l’opera attraverso i loro occhi».