Corriere della Sera - La Lettura

Se lo apri, suona una sirena È il frigorifer­o di Duchamp

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Tra le molte opere realizzate dallo scultore e pittore svizzero Jean Tinguely (1925-1991), raccolte a Basilea nel museo che custodisce la sua eredità artistica, c’è il Frigo Duchamp, 1960 (sopra). Sulla genesi dell’opera pochi sono i dettagli, di certo c’è che è stato realizzato tra il 1960 e 1962 e che l’elettrodom­estico era un regalo ricevuto dall’amico Marcel Duchamp (18871968). Si tratta di un vero e proprio frigorifer­o, dentro colorato a spruzzo d’argento e rosso sangue, con una sirena all’interno alimentata da un motore elettrico che entra in azione all’apertura dello sportello. Keith Haring, grande amico e ammiratore dell’artista svizzero, scriveva così nei suoi diari: «Le opere di Tinguely sono incantevol­i e accessibil­i a molti livelli. Piene di metafore su tutto (dalla vita alla morte, fino all’industrial­izzazione e ai suoi effetti sulla condizione umana), ti costringon­o (in ogni caso gentilment­e) a vederle, sentirle, diventare parte di esse». Tinguely ha creato opere-metafora che prendono di mira il consumismo che spreca senza produrre. Freddo compreso. ( fabrizio villa)

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