Corriere della Sera - La Lettura
Wall Street ha rapito la nostra democrazia
«Quali sono gli effetti politici delle ineguaglianze economiche? » . È una del l e doma n d e f o n d a me n t a l i i n questa fase di cambiamenti politici. Dagli Stati Uniti a molti Paesi europei, a cominciare dall’Italia. Ed è anche il tema dell’intervento che James Galbraith terrà al primo convegno organizzato dall’Istituto Ciampi della Scuola Normale di Pisa, in programma il 25 e 26 ottobre a Firenze. Nel titolo, però, l’economista ha tolto il punto interrogativo. E in questa intervista anticipa il senso della sua analisi, le sue proposte, senza perdere di vista gli sviluppi imposti dalla realtà.
Galbraith, 66 anni, è il figlio del celebre economista di Harvard, John Kenneth Galbraith. È considerato uno degli esponenti della scuola progressista post-keynesiana. Insegna all’Università del Texas, che ha sede ad Austin. Tra i suoi libri più noti, The Predator State (Free Press, 2008).
Tra gli economisti è acceso il dibattito sull’origine delle disuguaglianze nella storia recente. Qual è stato il momento chiave?
«Per quanto riguarda gli Stati Uniti il punto di svolta risale alla fine degli anni Settanta e poi all’arrivo di Ronald Reagan alla Casa Bianca (1981-1989). È anche il periodo in cui Margaret Thatcher diventa primo ministro in Gran Bretagna (1979-1990). Più o meno da quel momento e per circa 25 anni, la ricchezza economica è stata sostanzialmente confiscata da un’oligarchia. E avere la ricchezza, come dice- va Thomas Hobbes, significa detenere il potere. Quello che è successo e sta succedendo negli Stati Uniti non è molto diverso da quello che è accaduto in Russia, in Ucraina e in altri Paesi. In America le istituzioni che avrebbero dovuto garantire un certo equilibrio e una redistribuzione delle risorse sono state occupate e dominate da pochi gruppi molto facoltosi. Sono vicende ben note. Mi riferisco alla tumultuosa ascesa di Wall Street e della finanza, con l’appoggio delle grandi società multinazionali e poi alla nascita del polo tecnologico della Silicon Valley. Oggi vediamo quanto potere sia concentrato nelle mani di pochi soggetti. È un fenomeno che sta minando il corretto funzionamento della democrazia».
Le disparità continuano ad aumentare?