Corriere della Sera - La Lettura
Mezzo secolo con Stivell Bardo dell’arpa bretone
Èla storia di un bardo moderno, quella di Alan Stivell («sorgente» in bretone, nato a Riom, Francia, 1944; sotto). Il padre Jord, appassionato di cultura celtica e abile liutaio, ricostruisce tramite antichi manoscritti la perduta arpa bretone che Alan Stivell farà conoscere al mondo. Giovanissimo, ne diventa un virtuoso; studia storia e mitologia dei celti e impara a suonare anche la bombarda e la cornamusa. Trova rapido consenso di pubblico e di critica con due fondamentali album, Renaissance de la harpe celtique e À l’Olympia (due milioni di copie vendute): il primo è strumentale e seducente; il secondo è un’ impetuosa dichiarazione di fierezza bretone. Stivell diventa così bandiera del folk revival degli anni Settanta e poi leggenda della world music. La sua discografia si divide tra suggestioni celtiche, ecologismo e miti arturiani. Un tour e un disco celebrano i 50 anni di carriera del grande arpista che il 26 ottobre sarà a Ploemeur in Bretagna (ore 20.30, Oceanis, biglietti: da € 19 a 32). (renzo matta)