Corriere della Sera - La Lettura
La biografia dello Snaso
Aria da furbetto e un’incorreggibile attrazione per le cose luccicanti, l’animaletto (un po’ talpa e un po’ ornitorinco) nato dalle magie di J. K. Rowling torna al cinema e in libreria
La sua prima apparizione sul grande schermo è avvenuta nel 2016 in Animali fantastici e dove trovarli. Sono bastati pochi minuti di scorribande e furtarelli in una grande banca di New York e lo Snaso ha conquistato tutti con il suo muso lungo, il pelo nero, l’aria da furbetto e un’incorreggibile attrazione verso le cose luccicanti. L’animaletto che assomiglia un po’ a una talpa, un po’ a un ornitorinco, ma anche al cucciolo di echidna istrice (un curioso animale australiano), non poteva certo mancare in Animali fantastici. I crimini di Grindelwald, il nuovo capitolo della saga spin-off di Harry Potter, ora nelle sale.
Siamo nel Wizarding World, il magico mondo creato da J. K. Rowling. Fine anni Venti, quando ha inizio il regno di terrore di Gellert Grindelwald, il più potente mago oscuro fino all’ascesa di Lord Voldemort.
Nel primo film, ambientato nel 1926, lo Snaso è uno degli animali fuggiti al magizoologo inglese Newt Scamander appena arrivato a New York. Prima che Newt riesca a farlo tornare nella magica valigia espandibile dove custodisce le creature magiche, il «ladruncoletto» mette a soqquadro anche una gioielleria, celando nel suo marsupio una quantità inimmaginabile di oggetti.
Lo Snaso è «una bestia inglese». Così viene descritto nel volume Animali fantastici: dove trovarli adottato nella Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts come manuale del corso di Cura delle Creature Magiche. Nella finzione, il volume è stato scritto a partire dal 1918 e pubblicato nel 1927 proprio da Newt Scamander che ha «girato il mondo per trovare e studiare le creature magiche
di tutto il pianeta». Un bestseller tra i maghi che J. K. Rowling ha pubblicato veramente nel 2001 e aggiornato nel 2017 (edito in Italia da Salani, come tutti i romanzi di Harry Potter). Lo Snaso — Niffler in originale — è un animale sotterraneo, soffice, nero, che scava la terra in profondità in cerca di tesori. Per questo gli Snasi vengono allevati dai Goblin, esseri dalle orecchie a punta, molto intelligenti, che vediamo gestire la Gringott, la banca dei maghi. Per ogni creatura nel libro è indicato il «tasso di pericolo accertato», da una («noioso») a cinque X («noto ammazzamaghi/impossibile da addestrare o addomesticare»). Per lo Snaso le X sono tre, e vogliono dire: «un mago capace dovrebbe cavarsela».
Alla seconda apparizione cinematografica, lo Snaso non è più solo. È affiancato da un’intera squadra di cuccioli, gli Snasetti. Nel volume La creazione artistica di Animali Fantastici. I crimini di Grindelwald — edito da HarperCollins e curato dal concept artist Dermot Power, con un’introduzione dello scenografo tre volte premio Oscar Stuart Craig — sono riportati bozzetti, illustrazioni, modellini realizzati per il film diretto da David Yates e sceneggiato da J. K. Rowling. Nel libro ci sono anche i disegni (che pubblichiamo in queste pagine) dei nuovi dispettosi animaletti. Carlos Huante, uno degli artisti che li ha disegnati — non più solo neri ma di vari colori —, dice di essersi ispirato ai porcellini d’India, per «rendere ancor più tenero qualcosa che lo era già». Gli artisti hanno provato anche a immaginare cosa accadrebbe se lo Snaso nascondesse nel suo marsupio (o provasse a mangiare) gli oggetti più strani, prendendone la forma.
Lo Snaso è ormai una superstar. Alcuni esemplari in versione Lego, pesanti 30 chili e alti più di 75 centimetri, sono stati «avvistati» (prima dell’uscita del film) a Edimburgo, Cardiff e Londra, tra le gioiellerie di Hatton Garden e nei pressi della Torre di Londra.
Ma i soffici animali erano già comparsi a Hogwarts nel quarto romanzo della saga principale (ambientata negli anni Novanta del Wizarding World), Harry Potter e
il Calice di Fuoco. Hagrid in una delle sue lezioni di Cura delle Creature Magiche propone una gara che vede protagonisti i «piccoli, utili trovatesori». Ogni studente deve sceglierne uno, vince quello che trova più monete sepolte in un campo. Il più sveglio risponde a Ron Winsley che, entusiasta, vorrebbe prenderne uno da tenere in casa. Ma Hagrid lo mette in guardia: «Tua mamma non sarebbe contenta». Le caratteristiche dell’animaletto sono quelle descritte nel manuale di Scamander: «Benché lo Snaso sia gentile e anche affettuoso, può rivelarsi devastante nei confronti delle proprietà di un mago e non dovrebbe mai essere tenuto in casa. Gli Snasi vivono in tane fino a sei metri di profondità e danno alla luce da sei a otto piccoli per cucciolata». Nel romanzo successivo, L’Ordine della Fenice, ecco ancora gli Snasi introdotti dagli studenti nell’ufficio della perfida Dolores Umbridge: uno demolisce la stanza e le salta addosso per «strapparle a morsi gli anelli dalle tozze dita»; mentre un altro si dice che le abbia mordicchiato una gamba.
Nel nuovo film lo Snaso adulto segue Newt Scamander fino a Parigi, sulle tracce di Grindelwald e la sua attrazione verso gli oggetti preziosi si rivelerà (forse) risolutiva. Il piccolo Snaso non è più soltanto un simpatico «ladruncolo», ma un prezioso aiutante nella lotta contro il male. Aspettando nuove avventure.