Corriere della Sera - La Lettura

Un angioletto talmente splendido che Verrocchio smise di dipingere

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Il primo dipinto in cui s’è vista la mano di Leonardo è il Battesimo di Cristo (oggi agli Uffizi di Firenze) eseguito da Andrea Verrocchio (1435-1488) intorno al 1475 per la chiesa di San Salvi. Era stato l’antiquario Francesco Albertini a rivelare, ai primi del Cinquecent­o, che l’angelo di profilo (sotto) era, appunto, di Leonardo. Vasari riprese la fonte, aggiungend­o che l’allievo «benché fosse giovanetto» dipinse un angelo così meraviglio­so da superare le figure del maestro, «il che fu cagione ch’Andrea mai più non volle toccar colori, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui». Nella bottega del Verrocchio Leonardo avrebbe iniziato a sperimenta­re la pittura a olio, ma finora la conferma che l’angelo fosse suo era data dal confronto con le altre figure della tavola: più ardito lo scorcio del volto, più morbido il disegno dei lineamenti, più smorzati i contrasti tonali. Oggi le radiografi­e hanno però accertato che Leonardo rifinì a olio non solo l’angelo, ma anche l’incarnato di Cristo e alcune parti del paesaggio. (lauretta colonnelli)

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