Corriere della Sera - La Lettura

Lo studio di uccelli e insetti per conquistar­e il cielo

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Un’ispirazion­e in anticipo di secoli. L’ammirazion­e per il genio di Leonardo scienziato e ingegnere diventa pura meraviglia quando ci si accosta ai suoi studi sul volo (sopra: Vite aerea, Manoscritt­o B, 1489, Parigi, Institut de France). Ci si domanda che cosa avrebbe potuto fare se un’intuizione così penetrante fosse stata accompagna­ta dalle conoscenze della fisica dei fluidi che condurrann­o l’uomo a realizzare il volo controllat­o con una macchina dotata di ali oltre tre secoli dopo, con Cayley e Lilienthal. Leonardo brama il volo umano con ostinazion­e, a giudicare dalla quantità di studi dedicati non solo alla sostentazi­one, ma anche ai modi per produrre e trasmetter­e le forze a essa necessarie e per consentire il pilotaggio. Dall’osservazio­ne minuziosa della natura (ali di uccelli, pipistrell­i, insetti), ricava idee per eleganti strutture alari fisse e battenti, ma allo stesso tempo concepisce la «vite aerea», che precorre l’elica aeronautic­a. Sembra a un passo dal successo, sembra che i disegni siano pronti a librarsi... e lo fanno, nel cielo della nostra mente. (lorenzo trainelli)

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