Corriere della Sera - La Lettura
Sette lettere di quasi amore a Oslo: il giovane Flaiano scrive a Lilli
Lettere a Lilli e altri segni di Ennio Flaiano, uscì nel 1986 (quattordici anni dopo la morte dell’autore) nella collana Lettere del nostro editore dal nome più fiorito e rifiorente, Rosellina Archinto. Collana di piccolo formato, tra le più eleganti, direi simil-inglese, non a caso a ogni nuova uscita sovrapponevo un titolo sull’altro alle spalle del letto, non solo per avere subito a portata di mano questi gioiellini (pura felicità per ogni amante di epistolari) ma anche per formare una
delicata ricamata erudita «tappezzeria» che anche Virginia Woolf avrebbe prediletto. Sono sette lettere «di quasi amore» che Flaiano scrisse, a 28 anni, alla norvegese Lilli, amica «dal cuore puro». Il libro si apre con una foto di Flaiano, con fiore all’occhiello, al Caffè Greco, altre seguono, come la poetica «aspettando la pioggia in piazza di Spagna». Una delle lettere, inviata a Lilli il 27 settembre 1938 da via dei Greci 10, Roma, e pervenuta a Oslo già il 1° ottobre, porta sulla busta incantevoli disegni di Ennio: sul retro, sotto il mittente, un piccolo Colosseo con cielo romano e sul fronte della busta un vaso fiorito anche di parole: «Alla molto cara signorina Lilli Gierlov, 3 Krusesgate, Oslo, Norvegia». Anche le lettere sono qua e là disegnate, e dicono di un Ennio in attesa del ritorno di Lilli: «per rimettere l’edera sul terrazzino; nel cortile troverai tanti gatti che ti vorranno bene». Bella prefazione di Giuliano Briganti, con una descrizione della Roma anni Trenta da piangere per bellezza e … pulizia (mattinieri «spazzini in blusa di tela blu innaffiavano le strade e le pietre grigio azzurre dei marciapiedi...»). P.S. Buon compleanno a Rosellina Archinto, nata di giugno.