Corriere della Sera - La Lettura
UNA DOMANDA INESTIRPABILE
La piccola babele dei pareri scientifici che sorgono di fronte a fenomeni ignoti, come la pandemia in corso, ci riporta ai limiti della conoscenza umana. Quindi alla questione che il filosofo Dario Antiseri solleva nel denso libretto Perché l’uomo continua a credere (Morcelliana, pp. 84,
€ 10). La critica storica delle religioni ha indebolito la pretesa dei singoli culti di avere un’origine sovrannaturale, ma resta un dato di fondo: «La domanda di “senso”, nelle sue varie formulazioni, è inestirpabile». La scienza non ha soluzioni a questo interrogativo, che esula dal suo dominio, e la filosofia si limita a porlo, incapace di fornire risposte.
Chi crede, come Antiseri, sostiene che nella fede «si trova il fondamento per superare tutte le nostre lacerazioni». Il non credente, come Norberto Bobbio, deve constatare che «l’uomo rimane un essere religioso», come si evince del resto dalla presa dei fondamentalismi e dalla sopravvivenza di ideologie politiche vissute dai loro sostenitori con il trasporto tipico delle fedi trascendenti. La ragione è uno strumento prezioso, ma non sembra in grado di bastare a sé stessa.