Corriere della Sera - La Lettura
I nostri orrori quotidiani in una salsa iperproteica
Prosciutti: penzolanti e nei piatti. Salami: interi, affettati. Fritto quanto basta, ma pure un po’ di più. Esondazioni di Lambrusco. Uomini e donne attorno a una tavola, al bar, in salotto. Figure grottesche che arrivano dritte dall’incubo, o dall’ordinaria quotidianità. S’intitola La pittura iperproteica la nuova mostra allestita al Labirinto della Masone di Fontanellato, a Parma (labirintodifrancomariaricci.it, fino al 17 gennaio): protagonista Enrico Robusti (1957), pittore abile a spalancare una finestra sulla società. Trenta tele fissano scorci di vita occidentale, italiana, padana. Le proporzioni si deformano, quasi a riflettere l’alterazione della ragione, le espressioni si accentuano (sotto: Bar Italia, 2001). Ma lo sguardo ironico non dà giudizi: «Sono parte del mondo che ritraggo», dice l’autore, parmigiano doc. Tre i temi: cibo, coppie, costumi. Curata da Camillo Langone, all’esposizione s’affianca un volume edito da Franco Maria Ricci, scomparso il 10 settembre, che aveva creduto nel progetto. (anna gandolfi)