Corriere della Sera - La Lettura
Modernità e un magico realismo La Russia reinventata da Chagall
Animali, case e stelle in un vortice di colori. Asini, galli e capre protagonisti a pieno diritto della vita del villaggio accanto a contadini, fidanzati, sposi, anziani. Un paesaggio dove cielo e terra si toccano per fondersi fino a eliminare la gravità. Marc Chagall. «Anche la mia Russia mi amerà» , a cura di Claudia Zevi, a Rovigo (Palazzo Roverella, fino al 17 gennaio 2021, palazzoroverella.com) attraversa in maniera chiara e compatta l’immaginario del pittore (18871985). Oltre 60 tele, provenienti fra l’altro dalla Galleria Tretyakov di Mosca (sotto: Il matrimonio, 1918), dal Museo di Stato Russo di San Pietroburgo, dal Centre Pompidou di Parigi, dal Thyssen-Bornemisza di Madrid. La tradizione popolare russa è ripresa e rivisitata da un poetico realismo magico che annulla le gerarchie della consuetudine quotidiana, come nel mondo capovolto della Slitta nella neve (1944). Icone e lubki, tipiche stampe popolari russe, accanto alle tele raccontano radici e innovazioni di Chagall. (alessandro zangrando)