Corriere della Sera - La Lettura
I personaggi di Stoner diventano opere d’arte
Ci sono libri capaci di diventare, per misteriose alchimie tra autore e lettori, impensabili casi letterari: come Stoner, scritto dall’americano John Williams (1922-1994) nel 1965 ma affermatosi come un bestseller solo nell’ultimo decennio, dopo la sua riscoperta in vari Paesi tra cui l’Italia, dove è uscito per Fazi nel 2012 e che adesso Mondadori ripropone con l’aggiunta di poesie mai tradotte (ne ha scritto Emanuele Trevi sul numero scorso de «la Lettura»). Fino al 10 gennaio a Certaldo (Firenze), Cinzia Compalati e Andrea Zanetti, curatori della mostra Stoner. Landing Pages, evento del festival organizzato dal Mudev (museiempolesevaldelsa.it) dal titolo Ci sono sempre parole. [Non] festival delle narrazioni popolari (e impopolari) fanno rivivere i personaggi del romanzo attraverso le opere di 8 artisti (sopra: Stefano Lanzardo, In me tu vedi, 2016) che, ognuno con il proprio linguaggio (dalla pittura alla performance), interpretano il protagonista, la moglie Edith, la figlia Grace, il padre, l’amico fraterno, l’amante, il rivale. (chiara pagani)