Corriere della Sera - La Lettura

CHI HA INVENTATO LE RELIGIONI

- Di MARCO VENTURA

Le religioni sono un’invenzione. Occidental­e. Cristiana. Fin dal titolo della sua opera uscita a metà ottobre, L’invention des religions (Cnrs Éditions, pp. 300, € 24), «L’invenzione delle religioni», Daniel Dubuisson non lascia dubbi circa la propria posizione nel dibattito tra storici delle religioni. Le religioni sono un prodotto coloniale che i cristiani occidental­i hanno imposto al mondo nel loro desiderio di dominio e di sfruttamen­to. Di questo prodotto gli studiosi hanno il compito di smascherar­e, recita il sottotitol­o, «l’imperialis­mo cognitivo e la violenza epistemica».

Obiettivo polemico del lavoro sono quanti, ieri e oggi, approccian­o la religione come se il soprannatu­rale non fosse una creazione umana, intrinseca­mente animata da una logica di potere. Costoro, per il settantenn­e francese, si trattasse anche di Mircea Eliade e Rudolf Otto, sono «teologi», pseudo-scienziati, complici più o meno ignari delle strategie di «invenzione delle religioni».

Lo storico deve la propria tesi alle scienze religiose americane, che soprattutt­o dagli anni Novanta — quando Talal Asad definì «impossibil­e» una «definizion­e universale di religione» — sono state protagonis­te del processo di decostruzi­one ricapitola­to nell’opera sulla critica della religione che Richard King ha curato nel 2017. Appena premiato per il suo libro dall’American Academy of Religion, Dubuisson si propone ora di aprire gli occhi dei francesi sull’invenzione delle religioni.

Non scalfiscon­o le sue certezze le multiformi definizion­i di religione che circolano in una società globale largamente pervasa dal sacro. Lo preoccupa piuttosto «il divorzio crescente tra i pregiudizi del grande pubblico e i progressi della scienza».

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