Corriere della Sera - La Lettura

Appuntamen­to con il mito: Saturno incontra Giove

- Di MATTEO TREVISANI

si osserverà, dopo quattro secoli, una congiunzio­ne fra i due pianeti alla quale già nell’antica Mesopotami­a si attribuiva un significat­o speciale

Tentare di collegare ciò che accade nel cielo con le vicende umane è un gioco che è stato fatto molto a lungo, da prima che esistesse la scrittura. Gli esseri umani erano soliti chiarire a loro stessi il movimento ordinato delle stelle e dei pianeti raccontand­olo in forma mitica e, viceversa, nascondend­o dentro ogni mito la sua reale origine stellare. Accorgersi o essere a conoscenza di questa correlazio­ne divina significav­a essere degli iniziati, vedere la realtà con occhi diversi.

Tra i molti eventi astronomic­i che sono stati oggetto di grande consideraz­ione tra i saggi di ogni era, la grande congiunzio­ne tra Giove e Saturno — che si ripeterà il prossimo 21 dicembre — è stata uno di quelli più studiati e temuti della storia dell’umanità, fin da quei primi popoli della Mesopotami­a che scorgevano nei fenomeni celesti chiari segni della volontà divina.

Dopo un avviciname­nto che è durato mesi, la distanza apparente dei due giganti del sistema solare comincerà a ridursi, fino a quando non apparirann­o da sud-est abbracciat­i nella costellazi­one del Capricorno, in quella che sarà la congiunzio­ne più stretta degli ultimi quattrocen­to anni. In passato la congiunzio­ne Saturno-Giove permetteva di scandire con regolarità intervalli di tempo molto l unghi: è l ’a s t ronomo per s i a no Abu Ma’shar al-Balkh, con la sua teoria delle Grandi Congiunzio­ni, a studiare gli effetti degli incontri dei due pianeti e a ipotizzare che i loro passaggi ritmassero i grandi eventi dell’umanità. Fervente sostenitor­e delle tesi di Albumasar era Johannes Stöffler, astronomo tedesco, che nel 1524 predisse un nuovo diluvio universale causato dalla congiunzio­ne in Pesci: la recente diffusione della stampa contribuì a gettare nel panico i cittadini terrorizza­ti di mezza Europa.

Secondo la tradizione Saturno, il guardiano della soglia, ultimo pianeta visibile a occhio nudo del sistema solare e quindi quello più vicino alle stelle fisse, detta il tempo all’universo e, insieme a Giove, detta il tempo delle precession­i equinozial­i, della lunga durata di 26 mila anni e collegate da sempre a grandi aspettativ­e messianich­e.

In effetti l’incontro di Giove e Saturno non avviene solo in cielo: lo si ritrova infatti nell’arte, nella letteratur­a e nella mitologia, ha scandito gli anni e atterrito popoli, pronostica­to sventure e accompagna­to imperi, arrivando perfino a essere indicato in più occasioni come la causa diretta delle pestilenze.

Per esempio è Don Ferrante, negazionis­ta ante litteram, che nei Promessi sposi attribuisc­e alla congiunzio­ne dei

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy