Corriere della Sera - La Lettura
COME REGALARE IL TITOLO GIUSTO
Nel suo maestoso manuale delle buone maniere a uso e consumo di ogni persona educata ( Teach Your Self Books, Londra, 1958), il signor W.S. Norman indica senza esitazione i libri come i regali più consigliabili in prossimità delle feste natalizie. Soprattutto per i più giovani. Non trovo un solo motivo per dissentire, in particolare quest’anno. I suoi consigli sono lontani da qualunque idea di moda e perciò ancora risolutivi: si regali un libro importante e si trascurino quindi i libri cinici, come quelli scritti — e regolarmente dimenticati — da coloro che intendono ridicolizzare il canone letterario dei Canti di Natale, ovvero quelle storie di buoni sentimenti, magia e riconciliazione inaugurate da Charles Dickens quasi due secoli fa, che proprio quest’anno ho avuto l’onore di ritradurre. Si scelgano libri di bel formato, volumi che possano ambire a restare a lungo in una biblioteca. Alla ragazza o al ragazzo curioso si regali un libro di viaggio. Allo sportivo una biografia. Al giovane contemplativo una storia di fantasmi. A chi è facile preda dei sentimenti una vicenda di spie o di guerra, purché finisca bene. Chi si diletta con la matematica può trovare interesse nelle storie di fantascienza. L’artista eviti di farsi compromettere da altri albi illustrati e si concentri sull’attualità. Chi ama i gatti gradirà una storia d’amore. L’amante dei cani, scrive il signor Norman, non può che attendere un’avventura. Quale sia la vostra scelta, ricordatevi che un buon libro deve essere adatto a lettori di tutte le età, con una prosa semplice ma accattivante e un finale in cui le fatiche dei protagonisti vengano premiate. Quest’anno io ho scelto Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo, la favola che pare tutta scritta a mano e acquerellata da Charlie Mackesy (Salani). Per il pacchetto: scegliete una carta tinta unita (mai usare carte fantasia), piegata, con un semplice nastro rosso per tenere fermo il cartoncino d’auguri. La dedica va fatta sul cartoncino, mai sul libro, e dovreste cercare di essere semplici e personali al tempo stesso. Vietato copiarla anche da un ottimo manuale come quello del signor Norman che, se non ci fosse, bisognerebbe inventarselo.