Corriere della Sera - La Lettura
INVECCHIARE NEL COSMO
La fantascienza mostra gli astronauti sempre giovani. Ma la realtà è diversa. I sintomi immediati della presenza nello spazio sono fastidi simili al mal di mare. Inoltre i liquidi si distribuiscono nel corpo, creando facce paffute e gambe sottili, per lo spostamento del sangue verso il torace. A lungo andare, per la mancanza di gravità i muscoli si atrofizzano, le ossa perdono calcio, il cuore si riduce di dimensioni. Gli studi sugli astronauti, inclusi due gemelli, mostrano che alla base dei problemi c’è un meccanismo di infiammazione dei mitocondri. Questi organelli, inglobati nelle nostre cellule, producono energia e trasportano ossigeno nei muscoli.
Il loro malfunzionamento per effetto dello stress spaziale (particelle cosmiche, diffusione dei liquidi in microgravità) danneggia l’organismo. All’inizio il fegato compensa i problemi, poi non riesce più. Nel caso dei gemelli, quello rimasto nello spazio per un anno mostrava segni di invecchiamento maggiori di quello rimasto sulla Terra. Se il turismo spaziale per poche ore può fare felici alcune persone, un lungo soggiorno spaziale invecchia e stressa.