Corriere della Sera - La Lettura
Manara e Jodorowsky con i Borgia esagerati
Borgia: basta il nome per evocare un intrigo. Poco importa se molte nefandezze attribuite a questo o quell’esponente del casato siano in realtà soltanto leggende: le maldicenze delle corti del Cinquecento si sono riversate nei libri e, nonostante le smentite degli storici, resistono nella memoria collettiva. Omicidi su commissione, avvelenamenti, vizi, tradimenti: il mito dei Borgia è più forte (e più sensuale) della verità. Ed è proprio al loro mito che è dedicato il fumetto di Alejandro Jodorowsky e Milo Manara, realizzato tra 2004 e 2011 e oggi riproposto da Feltrinelli Comics in due volumi (il primo è uscito a gennaio, il secondo è atteso a maggio).
Le tavole di Manara indugiano sulle carni, la sceneggiatura di Jodorowsky esagera tutto e non rinuncia a niente. In una Roma in cui non sembra esserci più nulla di sacro, i «loro» Borgia — Rodrigo/Alessandro VI e i suoi figli Cesare, Giovanni, Lucrezia e Goffredo — sono incestuosi, spudorati, crudeli. Iperbolici, come ogni mito.