Corriere della Sera - La Lettura
Lo scenario
Negli ultimi 25 anni la speranza di vita o vita media alla nascita è aumentata molto di più in Africa (+10,7 anni) che in Europa (+5,4 anni) e nell’America del Nord (+4 anni) perché nella prima i margini di miglioramento erano enormi mentre cominciavano a ridursi nelle seconde. Tuttavia la proporzione che la popolazione anziana rappresenta sul totale della popolazione resta diversissima nelle varie aree del mondo. In Occidente la speranza di vita cresce infatti ininterrottamente da più di un secolo e mezzo, non così in Africa dove i miglioramenti sono molto più recenti, come pure in molte regioni dell’Asia e dell’America Latina e Caraibica. Assumendo a indicazione della popolazione anziana quella di 65 e più anni e di 80 e più anni, si vede subito come il carattere che più discrimina, assieme e in concomitanza con quello geografico, è il grado di sviluppo dei Paesi del mondo. Nel mondo la popolazione di 65 e più anni è il 9,3% del totale della popolazione, valore che sale al 19,3% nei Paesi più sviluppati mentre nei Paesi agli ultimi posti per sviluppo scende al 6%. Divario che in proporzione aumenta per quanto riguarda la popolazione di 80 e più anni: che rappresenta il 5,3% degli abitanti nei Paesi più sviluppati e appena l’1% in quelli ultimi per grado di sviluppo (e poco meno del 2% a livello mondiale). Tra i continenti troviamo i valori più alti in Europa e nell’America del Nord, mentre i valori dell’Africa restano molto lontani anche da quelli medi mondiali
Il volume
Del demografo Roberto Volpi, sui temi affrontati in questo articolo e in suoi altri contributi per «la Lettura», uscirà per Solferino il 14 aprile il volume Gli ultimi italiani. Come si estingue un popolo
(pp. 272, € 16,50)