O’ PAZZO E LA NARCISA-OPPORTUNISTA DOPO I QUARANT’ANNI È SOLO UN TERRIBILE SPRECO DI TEMPO
Caro Massimo, ho 47 anni, vivo all’estero e frequento una donna della quale sono follemente innamorato. “Frequento” richiede definizione. Con ritmo prevalentemente dettato da lei, ci vediamo in media unadue volte la settimana. Andiamo a cena al ristorante o a casa, occasionalmente a passeggiare, al cinema o a fare una gita. Unico contatto fisico sono abbracci e baci (da innamorati). Mai una notte di passione, mai la richiesta di “fuggire” per 24 ore. Quando raramente discutiamo di “noi”, sono stato chiaro e coerente nell’esprimere i miei sentimenti, non soffocante, nel rispetto di persone mature e indipendenti che cercano un completamento della vita, non una dipendenza. Lei invece è vaga, religiosa, dice che non vuole pressione, che ha avuto storie difficili in passato, chiede di essere compresa, le solite cose. Quando ho tentato il distacco si è avvicinata, ma… mai di più e mai di meno. Prima eravamo sempre solo noi. Recentemente mi invita a eventi sociali, introducendomi con leggerezza ad amici e colleghi. Dice che agiamo come una coppia, ma quando mi chiede cosa ne penso di noi, non risponde alla sua stessa domanda. Se non fossi innamorato, la razionalità mi avrebbe imposto di scomparire.
C’è la possibilità che lei stia cercando un amore meno passionale ma solido e duraturo, per il quale vuole testare me, il mio impegno e la mia resilienza? O questa donna è una narcisista-opportunista e io un innamorato disgraziato, illuso e codardo di cui il purgatorio è pieno? Lei ha amici, lavoro, interessi... Perché si comporta così? Per così tanto tempo? Che cosa cerca?
PAZZO CARISSIMO, noto che nelle ultime righe della missiva adombri la possibilità che l’oggetto delle tue brame e delle tue trame sia una narcisista-opportunista. Insomma, per dirlo in francese, una paracula. Ebbene, chi sono io per contraddirti? Credo tu abbia avuto una intuizione folgorante, anche se mi permetto di perfezionarla ancora un po’. Non penso che la signora abbia paura di una storia passionale. La gradirebbe, come tutti. Solo che nel frattempo non se la sente di stare sola e così inganna l’attesa pomiciando con te. Non si può dire che non ti abbia scelto con cura. Gentile, premuroso, disponibile, paziente, innamorato ma con juicio. Non so quanti altri avrebbero accettato un rapporto preadolescenziale oltre il primo aperitivo insieme. Mentre tu in questa storia angelicata ti ci sei proprio accomodato, e lei ti porta in giro con legittimo orgoglio: sei il suo “damo” di compagnia. Il cervello cerca di nasconderti la realtà con una riflessione razionale: questa donna non è una eremita, ha una vita, un lavoro, un giro di relazioni. Se le serve soltanto un appoggio affettivo, perché proprio io? Azzardo una risposta: forse perché nessun altro dei suoi amici le sta simpatico come te e le dà quello che le dai tu? Quando ci si innamora di qualcuno che non ricambia completamente, tendiamo a convincerci che non ci ami per paura. Finché poi lo ritroviamo innamorato di qualcun altro di cui farebbe meglio ad avere paura. Pazzo mio, rinsavisci: se dopo decine di uscite insieme siete ancora e sempre al primo giorno di scuola, non significa che lei teme l’occasione che si ripresenta, l’opportunità di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricominciare, a partire alla riscossa, accettando e assecondando il cambiamento. In quale direzione?
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«SONO FOLLEMENTE INNAMORATO, MA LEI CONCEDE SOLO BACI E ABBRACCI, MAI UNA NOTTE DI PASSIONE. CHE COSA CERCA?»
di innamorarsi di te, ma che teme di annoiarsi senza di te. E allora lascia che si annoi. Stacca la spina e comincia a dimenticarla, resistendo ai suoi tentativi di restaurare il rapporto su condizioni che stanno bene soltanto a lei. Se poi a quel punto accetta di alzare la posta, vai pure a vedere. Ma tieniti sempre aperta una via di fuga, perché a occhio mi sembra un amore che non ti fa bene e dopo i 40 anni le storie malate diventano un terribile spreco di tempo.
Caro Massimo, ho 21 anni e sono estremamente confusa. Mesi fa ho conosciuto un ragazzo educato, dolce e gentile, il classico bravo ragazzo. Col tempo il nostro rapporto è diventato più confidenziale. Per mia fortuna o sfortuna l’ho trovato sui social e ho scoperto che frequenta brutte compagnie, con cui non riuscirei neanche lontanamente a interfacciarmi. Ho iniziato quindi ad allontanarlo e lui ci è rimasto malissimo. Sono innamorata e combattuta tra il desiderio di dargli una possibilità e il timore di dover accettare la frequentazione di persone non particolarmente raccomandabili. Si tratta dei suoi amici d’infanzia e so che sarebbe impossibile per lui cercare un compromesso tra le due cose. Rinuncio o vado avanti mettendo via il mio pregiudizio?
Simona
Prima di rifiutarli, andrei a conoscerli. L’amore che fa bene è quello che non ci rende possessivi, ma curiosi.
PAZZO MIO, RINSAVISCI: LEI NON TEME DI INNAMORARSI DI TE, MA DI ANNOIARSI SENZA DI TE. E ALLORA LASCIA CHE SI ANNOI