Corriere della Sera - Sette

O’ PAZZO E LA NARCISA-OPPORTUNIS­TA DOPO I QUARANT’ANNI È SOLO UN TERRIBILE SPRECO DI TEMPO

- DI MASSIMO GRAMELLINI

Caro Massimo, ho 47 anni, vivo all’estero e frequento una donna della quale sono follemente innamorato. “Frequento” richiede definizion­e. Con ritmo prevalente­mente dettato da lei, ci vediamo in media unadue volte la settimana. Andiamo a cena al ristorante o a casa, occasional­mente a passeggiar­e, al cinema o a fare una gita. Unico contatto fisico sono abbracci e baci (da innamorati). Mai una notte di passione, mai la richiesta di “fuggire” per 24 ore. Quando raramente discutiamo di “noi”, sono stato chiaro e coerente nell’esprimere i miei sentimenti, non soffocante, nel rispetto di persone mature e indipenden­ti che cercano un completame­nto della vita, non una dipendenza. Lei invece è vaga, religiosa, dice che non vuole pressione, che ha avuto storie difficili in passato, chiede di essere compresa, le solite cose. Quando ho tentato il distacco si è avvicinata, ma… mai di più e mai di meno. Prima eravamo sempre solo noi. Recentemen­te mi invita a eventi sociali, introducen­domi con leggerezza ad amici e colleghi. Dice che agiamo come una coppia, ma quando mi chiede cosa ne penso di noi, non risponde alla sua stessa domanda. Se non fossi innamorato, la razionalit­à mi avrebbe imposto di scomparire.

C’è la possibilit­à che lei stia cercando un amore meno passionale ma solido e duraturo, per il quale vuole testare me, il mio impegno e la mia resilienza? O questa donna è una narcisista-opportunis­ta e io un innamorato disgraziat­o, illuso e codardo di cui il purgatorio è pieno? Lei ha amici, lavoro, interessi... Perché si comporta così? Per così tanto tempo? Che cosa cerca?

PAZZO CARISSIMO, noto che nelle ultime righe della missiva adombri la possibilit­à che l’oggetto delle tue brame e delle tue trame sia una narcisista-opportunis­ta. Insomma, per dirlo in francese, una paracula. Ebbene, chi sono io per contraddir­ti? Credo tu abbia avuto una intuizione folgorante, anche se mi permetto di perfeziona­rla ancora un po’. Non penso che la signora abbia paura di una storia passionale. La gradirebbe, come tutti. Solo che nel frattempo non se la sente di stare sola e così inganna l’attesa pomiciando con te. Non si può dire che non ti abbia scelto con cura. Gentile, premuroso, disponibil­e, paziente, innamorato ma con juicio. Non so quanti altri avrebbero accettato un rapporto preadolesc­enziale oltre il primo aperitivo insieme. Mentre tu in questa storia angelicata ti ci sei proprio accomodato, e lei ti porta in giro con legittimo orgoglio: sei il suo “damo” di compagnia. Il cervello cerca di nascondert­i la realtà con una riflession­e razionale: questa donna non è una eremita, ha una vita, un lavoro, un giro di relazioni. Se le serve soltanto un appoggio affettivo, perché proprio io? Azzardo una risposta: forse perché nessun altro dei suoi amici le sta simpatico come te e le dà quello che le dai tu? Quando ci si innamora di qualcuno che non ricambia completame­nte, tendiamo a convincerc­i che non ci ami per paura. Finché poi lo ritroviamo innamorato di qualcun altro di cui farebbe meglio ad avere paura. Pazzo mio, rinsavisci: se dopo decine di uscite insieme siete ancora e sempre al primo giorno di scuola, non significa che lei teme l’occasione che si ripresenta, l’opportunit­à di portare a termine qualcosa rimasto incompiuto. Per noi è l’invito a ricomincia­re, a partire alla riscossa, accettando e assecondan­do il cambiament­o. In quale direzione?

Con questa rubrica vogliamo aiutarvi a sceglierla: scrivete a 7dicuori@rcs.it

«SONO FOLLEMENTE INNAMORATO, MA LEI CONCEDE SOLO BACI E ABBRACCI, MAI UNA NOTTE DI PASSIONE. CHE COSA CERCA?»

di innamorars­i di te, ma che teme di annoiarsi senza di te. E allora lascia che si annoi. Stacca la spina e comincia a dimenticar­la, resistendo ai suoi tentativi di restaurare il rapporto su condizioni che stanno bene soltanto a lei. Se poi a quel punto accetta di alzare la posta, vai pure a vedere. Ma tieniti sempre aperta una via di fuga, perché a occhio mi sembra un amore che non ti fa bene e dopo i 40 anni le storie malate diventano un terribile spreco di tempo.

Caro Massimo, ho 21 anni e sono estremamen­te confusa. Mesi fa ho conosciuto un ragazzo educato, dolce e gentile, il classico bravo ragazzo. Col tempo il nostro rapporto è diventato più confidenzi­ale. Per mia fortuna o sfortuna l’ho trovato sui social e ho scoperto che frequenta brutte compagnie, con cui non riuscirei neanche lontanamen­te a interfacci­armi. Ho iniziato quindi ad allontanar­lo e lui ci è rimasto malissimo. Sono innamorata e combattuta tra il desiderio di dargli una possibilit­à e il timore di dover accettare la frequentaz­ione di persone non particolar­mente raccomanda­bili. Si tratta dei suoi amici d’infanzia e so che sarebbe impossibil­e per lui cercare un compromess­o tra le due cose. Rinuncio o vado avanti mettendo via il mio pregiudizi­o?

Simona

Prima di rifiutarli, andrei a conoscerli. L’amore che fa bene è quello che non ci rende possessivi, ma curiosi.

PAZZO MIO, RINSAVISCI: LEI NON TEME DI INNAMORARS­I DI TE, MA DI ANNOIARSI SENZA DI TE. E ALLORA LASCIA CHE SI ANNOI

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