Giallo Zafferano

DOLCE E FONDENTE FRUTTO ESOTICO, SQUISITO NELLA MACEDONIA E NEI FRULLATI, PROFUMA TORTE, BUDINI E BISCOTTI

Conserva

- DI SILVIA BOMBELLI

I frutti di “marca” sono una garanzia per il sapore, gli “equo solidali” per il rispetto dei lavoratori, quelli “bio” (più cari anche del 30% e di cui si può consumare anche la buccia) per l’assenza di residui chimici. Il succo di limone, come quello di lime, rallenta l’anneriment­o delle rondelle di banana e ne smorza la dolcezza spiccata. Originaria dell’Indonesia è coltivata intensivam­ente, soprattutt­o in

Ecuador e Brasile, da quando nel 1876 fu presentata per la prima volta al pubblico alla fiera mondiale di Philadelph­ia e diventò il frutto esotico più amato dagli Occidental­i. C’è quella rossa oppure nera, quella extra dolce piccolissi­ma oppure grande e burrosa. Esistono poi banane dalla consistenz­a simile ai tuberi come le platano, utilizzate per realizzare ricette salate. Tra le tantissime varietà esistenti, però, ormai si usa solo la Cavendish, un ibrido resistente e senza semi coltivato in tutta la fascia tropicale. Alle nostre latitudini, invece, il banano si usa quasi esclusivam­ente a scopo ornamental­e, ma in condizioni climatiche ottimali (come in Sicilia) può anche dare frutti. La banana si usa per fare tanti dolci al cucchiaio, torte e smoothies vellutati. Ma è apprezzata anche come super ricostitun­te perché contiene molti sali, fosforo incluso, vitamine E, A e B ed è molto digeribile.

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OCCHIO CHIO AI BOLLINI

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