DOLCE E FONDENTE FRUTTO ESOTICO, SQUISITO NELLA MACEDONIA E NEI FRULLATI, PROFUMA TORTE, BUDINI E BISCOTTI
Conserva
I frutti di “marca” sono una garanzia per il sapore, gli “equo solidali” per il rispetto dei lavoratori, quelli “bio” (più cari anche del 30% e di cui si può consumare anche la buccia) per l’assenza di residui chimici. Il succo di limone, come quello di lime, rallenta l’annerimento delle rondelle di banana e ne smorza la dolcezza spiccata. Originaria dell’Indonesia è coltivata intensivamente, soprattutto in
Ecuador e Brasile, da quando nel 1876 fu presentata per la prima volta al pubblico alla fiera mondiale di Philadelphia e diventò il frutto esotico più amato dagli Occidentali. C’è quella rossa oppure nera, quella extra dolce piccolissima oppure grande e burrosa. Esistono poi banane dalla consistenza simile ai tuberi come le platano, utilizzate per realizzare ricette salate. Tra le tantissime varietà esistenti, però, ormai si usa solo la Cavendish, un ibrido resistente e senza semi coltivato in tutta la fascia tropicale. Alle nostre latitudini, invece, il banano si usa quasi esclusivamente a scopo ornamentale, ma in condizioni climatiche ottimali (come in Sicilia) può anche dare frutti. La banana si usa per fare tanti dolci al cucchiaio, torte e smoothies vellutati. Ma è apprezzata anche come super ricostitunte perché contiene molti sali, fosforo incluso, vitamine E, A e B ed è molto digeribile.