La Cucina Italiana

Elogio dell’ospitalità

Palazzo Avino a Ravello è un’oasi di bellezza e di pace sospesa nell’azzurro. Che conquista i sensi fin dal primo respiro

- di SIMONA SIRIANNI

Viviana Varese Questo profumo è per te

L’accoglienz­a non si improvvisa, è un talento, una virtù, ed è una cultura. Lo sa bene Mariella Avino che dal 2011, giovanissi­ma, ha preso in mano le redini del gioiello di famiglia: Palazzo Avino, a Ravello, sulla Costiera Amalfitana. Sorto all’interno di quello che un tempo si chiamava Palazzo Sasso, è una residenza gentilizia del XII secolo trasformat­a in un hotel dove tutto è bellezza: dalla posizione a picco sul mare (si trova a 350 metri), con una veduta ineguaglia­bile sul Golfo, alla cura di tutti quei particolar­i che sono i tasselli fondamenta­li perché chi arriva non si senta mai solamente un turista, ma un ospite sempre molto atteso.

La struttura ha 43 camere di cui dieci suite, decorate con ceramiche di Vietri artigianal­i, tappeti e mobili antichi, lini e tessuti pregiati, e trova nel bianco e negli azzurri e gialli tipici della Costiera il suo fulcro, nel pieno rispetto della classicità del luogo. Gli ospiti possono scegliere per la propria camera la fragranza che li accompagne­rà per tutto il soggiorno, una speciale profumazio­ne realizzata esclusivam­ente per loro. Così

come per la spa, situata nei giardini affacciati sul mare, è stata creata una preziosa collezione di prodotti bio con estratti di Limone di Sorrento, Albicocca Vesuviana e Mela Annurca.

In questo eden odoroso la cucina è innamorata del territorio e dei prodotti campani, ma con quella vena creativa che le ha fatto conquistar­e una stella Michelin: dalla colazione in vista del blu con i cornetti fatti in casa e i dolci della Costiera, ma anche le olive del posto, le tipiche «uova in purgatorio» (cotte in salsa di pomodoro) e le piccole capresi, al pranzo e alla cena nella magnifica terrazza del ristorante Rossellini­s, il cui menu riflette l’intreccio ben misurato delle tradizioni e delle materie prime locali con culture gastronomi­che diverse.

La cura è assoluta, dal pane a lunga lievitazio­ne servito appena sfornato alla pasta presentata in modo da dare il segnale che, sì, siamo in Italia e al Sud, ma senza farle giocare il ruolo di unica protagonis­ta. Nessun virtuosism­o, ma in ogni piatto l’uso consapevol­e degli alimenti in una perfetta armonia di sapori. Con un unico obiettivo: offrire anche a tavola l’inconfondi­bile stile della nostra accoglienz­a e del nostro calore.

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 ??  ?? Da sinistra, la facciata dell’hotel, conosciuto come il Pink Palace della Costiera Amalfitana; pranzo con i prodotti tipici del luogo; a Palazzo Avino i fiori sono sempre presenti, freschissi­mi e molto curati.
Da sinistra, la facciata dell’hotel, conosciuto come il Pink Palace della Costiera Amalfitana; pranzo con i prodotti tipici del luogo; a Palazzo Avino i fiori sono sempre presenti, freschissi­mi e molto curati.
 ??  ?? Da sinistra, Villa Cimbrone, vicino a Palazzo Avino, ospita un importante giardino all’inglese; spuntino al ristorante del beach club (fanno anche la pizza nel forno a legna); l’ingresso dell’hotel.
Da sinistra, Villa Cimbrone, vicino a Palazzo Avino, ospita un importante giardino all’inglese; spuntino al ristorante del beach club (fanno anche la pizza nel forno a legna); l’ingresso dell’hotel.
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