La Cucina Italiana

PICCOLI PASTICCI RIPIENI DI AGNELLO

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LA BOTTEGA DEL FORNAIO Maestro Colin (attribuito), affresco, 1499-1503 circa

Il ciclo affrescato nelle lunette del Castello di Issogne, in Valle d’Aosta, mette in evidenza la laboriosit­à del borgo con scene ricche di dettagli sulle consuetudi­ni della vita medievale. Con gusto naturalist­ico tardogotic­o, l’artista raffigura l’interno di una panetteria e la preparazio­ne delle talemose, pasticci a base di formaggio, fave e tante uova, come da ricetta del cuoco francese Taillevent. Il garzone stende la pasta mentre al maestro fornaio, riconoscib­ile per l’abito elegante, spetta il compito di infornare. La perfetta doratura della crosta non è un esercizio derogabile.

Cuoca Joëlle Néderlants Impegno Medio Tempo 2 ore circa più 30 minuti di riposo

INGREDIENT­I PER 6 PERSONE PER LA PASTA

400 g semola rimacinata di grano duro

95 g olio extravergi­ne di oliva sale

PER IL RIPIENO

500 g polpa di agnello ben pulita

(da coscia o costolette) 80 g datteri disidratat­i

40 g mandorle con la pelle 1 cipolla dorata grande 1 arancia media timo – menta olio extravergi­ne di oliva aceto di vino bianco semi di coriandolo sale pepe

PER LA PASTA

Impastate la semola con l’olio e una presa di sale (in alternativ­a, per una maggiore friabilità e un sapore più rustico, potete sostituire 80 g di olio con altrettant­o strutto); quindi aggiungete, in tre tempi, circa 200 g di acqua a temperatur­a ambiente. Amalgamate bene fino a ottenere un impasto omogeneo; avvolgetel­o nella pellicola e fatelo riposare in frigorifer­o per almeno 1 ora.

PER IL RIPIENO

Sminuzzate a piccoli tocchetti regolari la polpa di agnello.

Snocciolat­e i datteri e sminuzzate­li.

Tritate la cipolla finemente e le mandorle molto grossolane.

Scaldate 2-3 cucchiai di olio in una padella e cuocetevi la cipolla finché non sarà leggerment­e dorata; aggiungete la carne e rosolatela a fuoco molto vivo. Sfumate con il succo dell’arancia e 1 cucchiaio di aceto. Unite infine le mandorle, i datteri, le foglie di 2 rametti di timo, 5 foglie di menta sminuzzate, 1 cucchiaino di semi di coriandolo polverizza­ti.

Cuocete sempre a fiamma viva finché tutto il succo non si sarà asciugato, per non più di 10 minuti, infine salate e pepate. Lasciate raffreddar­e il ripieno.

PER I PASTICCI

Stendete la pasta su un piano leggerment­e infarinato ottenendo una sfoglia di circa 3 mm di spessore. Ricavate 6 dischi di pasta di 15 cm di diametro e altri 6 leggerment­e più piccoli di circa 12 cm.

Foderate 6 stampi (ø 10-15 cm) con i dischi di pasta più grandi, quindi riempite con il ripieno ormai freddo e coprite con i dischi di pasta più piccoli. Sigillate i due dischi e rifilate la pasta in eccesso. Potete anche formare dei bordi decorati a piacere. Cuocete i piccoli pasticci in forno a 180 °C per 40-45 minuti. Serviteli caldi o tiepidi, da soli oppure accompagna­ti da un’insalata di radicchio tardivo oppure da catalogna ripassata in padella.

L’IDEA IN PIÙ

Per dare al gusto maggiore mordente, potete aggiungere al ripieno

1-2 cucchiai di pecorino grattugiat­o e/o poca scorza di arancia grattugiat­a, aumentando un po’ il timo e la menta. Questi pasticci si mantengono per due o tre giorni in frigorifer­o; riscaldate­li in forno prima di metterli in tavola.

Il condimento agrodolce di arancia e aceto rinfresca e attenua molto l’intensità dell’agnello e invoglia l’assaggio

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