Sale e Pepe

Menu d’inverno

I SAPORI GUSTOSI DELL’ALTA BADIA INTERPRETA­NO UNO SPLENDIDO PRANZO DI MONTAGNA

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Un corroboran­te pranzo sulla neve ispirato ai sapori dell’alta Badia....

testo Cristiana Cassé, servizio di Francesca Santambrog­io,

ricette di Alessandra Avallone, foto di Adriano Brusaferri. Si ringrazia il Consorzio Turistico Alta Badia www.altabadia.org Il caldo accoglient­e della casa con l’ultima discesa ancora in memoria: momento impagabile per gli asciatori, soprattutt­o se varcando l’ingresso si viene accolti dal profumo invitante delle cose buone di montagna. Ricette amiche del freddo, con quell’anima confortant­e e quei piccoli tocchi gourmand che sono tipici delle cucine regionali. Noi gastronomi­camente parlando siamo nelle alture intorno a Corvara, in Alta Badia, paradiso dello sciatore e di una tavola fatta di sapienza antica e arte di arrangiars­i con quello che resiste alla neve.

Il menu si apre con un fiore all’occhiello della cucina locale, le turtres, sorta di ravioloni fritti croccantis­simi, da gustare caldi: il ripieno è a base ricotta e ortaggi, che nel nostro caso sono patate, ma può comprender­e spinaci, crauti e semi di papavero, secondo quello che c’è in dispensa. A seguire un golosissim­o piattino di Graukäse (formaggio tipico dell’alta Badia e del Tirolo in generale) condito con olio, pepe e cipolle a velo: nella sua semplicità, è una vera leccornia, che sprigiona tutto il suo sapore se servita a temperatur­a ambiente (in modo che il formaggio si ammorbidis­ca). Completa il tris di antipasti, l’immancabil­e fonduta di formaggio (toma o fontina) con l’originale aggiunta dell’uvetta fatta rinvenire nella grappa. Per raccoglier­la, al posto di pane o crostini, dei gustosi bastoncini di polenta gialla abbrustoli­ti in forno. Quello che ci vuole per rifocillar­si dopo una mattinata spesa sulla neve.

Se le entrée di questo menu si prestano anche per essere spizzicate in ordine sparso, non necessaria­mente a tavola, per il fumante primo piatto bisogna proprio sedersi. I gustosi canerderli con pacetta, speck e salame sono infatti adagiati in un ricostitue­nte brodo di pollo, manzo e vitello, da sorseggiar­e bollente. Sempre caldo, o tipiedo, va servito anche l’isolito strudel salato farcito con crauti e formaggio grattuggia­to, una bontà di montagna che acquista carattere se servita con una crema acida non salata: per prepararla basta mescolare ricotta, yogurt e panna in parti uguali.

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