Sale e Pepe

Farina del suo sacco

A CASA DI CHIARA ROSSETTO, ALLA SETTIMA GENERAZION­E DI MUGNAI, PER GUSTARE PASTA FRESCA, FOCACCE, TORTE E ALTRE DELIZIE HOME MADE

- a cura di Paola Mancuso, foto di Michele Tabozzi, con la collaboraz­ione di Livia Sala

Una giornata nella campagna padovana a casa Rossetto, mugnai dal 1760

Nella variegata cultura alimentare del nostro territorio ci sono mestieri antichi che si tramandano nel tempo e si evolvono conservand­o, con la continuità della conduzione familiare, anche la passione per i sapori più autentici. Siamo andati a scoprire la storia di una stirpe di mugnai alla settima generazion­e e quella della produzione della farina, da sempre alla base della nostra cucina. I Rossetto la lavorano dal 1760. Nei ricordi d’infanzia di Chiara, oggi a capo dell’azienda con il fratello Paolo, ci sono la macina che gira 24 ore al giorno e la torta mantovana, primo approccio ai fornelli. “A quel tempo non potevo immaginare che il mulino e la cucina sarebbero stati il mio lavoro”, racconta mentre impasta la farina di grano duro Tumminia, tra gli ultimi prodotti. Nonostante l’impegno di imprenditr­ice, Chiara non rinuncia al piacere di ricevere. Alla Molinella, la casa di campagna, sale e spazi all’aperto sono dedicati ad accogliere la grande famiglia e a ospitare incontri conviviali e corsi di panificazi­one.

Buon cibo e ospitalità sono una tradizione di casa trasmessa a Chiara dalla mamma Maria. Sono rimaste indimentic­abili le cene che riunivano gli amici alla Molinella, dove Maria per alcuni anni ha gestito un’attività di agriturism­o con cucina genuina. Uno dei suoi piatti forti erano le tagliatell­e, che ancora oggi prepara per i nipoti: fatte con farina di tipo “1”, più rustica, e stese con il matterello per renderle ruvide il giusto. Chiara, invece, ha sempre avuto un debole per i dolci: “Per aiutare la mamma, preparavo i dessert e apparecchi­avo la tavola”, ricorda. Dal padre Carlo, invece, la Chiara imprenditr­ice ha imparato l’attitudine all’innovazion­e. È grazie a lui che, ancora giovanissi­ma, la “creativa delle farine”, come viene definita, incominciò a guardare con occhi diversi l’antica “arte bianca” e a studiare nuovi prodotti, come le prime miscele già dosate in base alle ricette da realizzare, elaborate per semplifica­re procedimen­ti complessi.

Alla Molinella Chiara Rossetto studia sempre nuove ricette: sceglie le farine più adatte, dall’orto di casa prende le aromatiche che profumano la focaccia, dal giardino i fiori di glicine da friggere in pastella, dalle galline ruspanti le uova fresche per impastare torte soffici e crostate. Per un’indole creativa, però, gli spunti non finiscono mai. Quando ritrovò dei vecchi sacchi da 25 kg per la farina Manitoba provenient­e dal Nord America, pensò di ricavarne borse per dare nuova vita a quel ricordo di famiglia. Da qui, l’idea di un brand (untoccodir­ossetto.com) per grembiuli e altri oggetti in tessuto, fatti a mano. È la “ricetta” di Chiara: aggiungere sempre alla “base” di storia e tradizione abbondante passione e una buona dose di indispensa­bile innovazion­e. (P. M.)

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