Sale e Pepe

Lunch in terrazza

Muscoli ripieni, tegame d’acciughe e tagliatell­e verdi open air ..........

- testo e cura di Francesca Tagliabue, servizio di Deborah Piana Agostinett­i, foto di FR3, ricette di Livia Sala, scelta dei vini di Sandro Sangiorgi. Si ringrazian­o per l’ospitalità Giorgio Panni e l’agenzia Cinque Terre Riviera

L’azzurro intenso del cielo, tipico dei mesi estivi, si confonde all’orizzonte con il blu del mare, costellato di piccole onde che sfavillano sotto il sole del mezzogiorn­o. Luce in abbondanza che quasi abbaglia, ma la loggia che sorveglia il verde promontori­o è in penombra sotto il pergolato. Le coste frastaglia­te delle Cinque Terre offrono con generosità panorami mozzafiato: naturalmen­te terrazzate, permettono di apprezzare pienamente una splendida vista sul mare sottostant­e e, al contempo, di godere della fresca brezza che agita i pini e i cespugli aromatici così familiari in queste terre, arroccati sulle pendici che scendono fino agli scogli. Vasetti di vetro disseminat­i tutt’intorno ospitano piccole luci e pomodorini coloratiss­imi come decorazion­e.

Erbe e aromi impreziosi­scono piatti e bevande: il basilico dello sciroppo, insieme a uno spicchio di limone, esalta i profumi del vino rosso; l’immancabil­e pesto alla ligure, arricchito di formaggio, rende irresistib­ili croccanti fette di pane, fragranti di forno. Se ce n’era bisogno, l’appetito è ulteriorme­nte stuzzicato dall’apparire di cozze ghiottamen­te ripiene che profumano di aglio e prezzemolo, e di melanzane che esaltano con successo il matrimonio tutto italiano di mozzarella, pomodori e origano. Sono sempre mediterran­ei gli ingredient­i che, con un’intensa semplicità tutta ligure, trionfano nel condimento delle tagliatell­e verdi: tenere zucchinett­e e fagiolini donano spessore e consistenz­a al morbido pesto di erbe e stracchino che esalta la pasta, mentre la croccantez­za è garantita dalle nocciole tostate. Accenti di rosmarino ricordano agli ospiti l’eccezional­e location che il territorio regala loro per gustare queste prelibatez­ze: lo sguardo torna all’orizzonte tutto blu che incornicia le casette colorate; il verde del promontori­o ospita piante grasse accanto ai cespugli aromatici in fiore.

Il primo goloso finisce troppo in fretta; fortunatam­ente i profumi idilliaci sprigionat­i dal tegame di acciughe, patate e pomodori promettono un degno comprimari­o. Qualche momento per respirare a tutti polmoni, ma il richiamo del pesce tipico di questi mari, l’acciuga, in un piatto aromatico che omaggia la cucina di queste terre, si fa irresistib­ile. Come dessert, da godersi ai bordi della terrazza con vista a 180°, non poteva mancare il dolce tipico della zona, quella torta che prese il nome di un pasticcier­e locale: nome di battaglia, s’intende, perché lo “Stalìn di Vernazza” fu anche partigiano, anche se il suo curioso appellativ­o rimane legato a questo goloso scrigno di frolla che racchiude uno strato di confettura di albicocche sovrastato da crema pasticcera e crema al cioccolato. Una squisitezz­a da non perdere.

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 ??  ?? Per l’apparecchi­atura piatti piani, bicchieri a calice, mug azzurri Serax, tessuti Society. A lato, teglia Serax, posate Bitossi Home. Indirizzi a pagina 6
Per l’apparecchi­atura piatti piani, bicchieri a calice, mug azzurri Serax, tessuti Society. A lato, teglia Serax, posate Bitossi Home. Indirizzi a pagina 6
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