Sale e Pepe

Brutta ma buona

PERCHÉ BUTTARE FRUTTA E VERDURA CON PICCOLI DIFETTI ESTETICI MA DI OTTIMA QUALITÀ? DUE GIOVANI MILANESI LA RECUPERANO DAI COLTIVATOR­I E LA VENDONO CON L’APE CAR BATTEZZATA “BELLA DENTRO”

- di Marina Cella, foto di Michele Tabozzi, ricette e realizzazi­one di Andrea Rottigni

Frutta e verdura: anche imperfette non sono meno gustose. Anzi!

Fuori misura, storta, acciaccata, macchiata: la frutta e verdura che vendono Luca e Camilla con la loro ape car non è perfetta e tirata a lucido come quella del supermerca­to; anzi, secondo i comuni canoni estetici, si definirebb­e “brutta”. Ma se si prova ad assaggiarl­a, il sapore è buono: i kiwi farfalloni (gemelli), la verza gigante e le mele “con l’ombelico” (piccole fossette, foto a lato) sono di ottima qualità e sarebbe un vero peccato scartarli. Può sembrare una semplice questione di buon senso (non a caso il claim di Bella Dentro è “Il gusto del buon senso”), ma in realtà si tratta di un problema enorme: quello dello spreco alimentare, dannoso per gli agricoltor­i ma anche per l’ambiente e la salute (secondo la Fao, un terzo del cibo prodotto al mondo viene buttato). Senza arrivare a rovistare nei cassonetti come l’inglese Tristram Stuart, guru della lotta al food waste e autore del best seller Sprechi (Bruno Mondadori), i due giovani in pochi mesi sono riusciti a “salvare” 18mila kg di frutta e verdura. Brutte ma davvero buone, come dimostrano le deliziose ricette con verza gigante e mele ombelicate che lo chef Adrea Rottigni ci ha preparato.

Involtini di salmerino e verza su timballo di cavolo romanesco e patate pag. 120

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