NAPOLI 5 MERCOLEDÌ 7 OTTOBRE 2020 CORRIERE DELLO SPORT - STADIO LA SQUADRA Parla il legale che difende il club azzurro: «Le disposizioni dell’Asl parlano chiaro» L’INTERVISTA «IL NAPOLI È CORRETTO NIENTE PENALIZZAZIONI» Grassani: Se la squadra fosse partita per Torino compiva un reato penale oltre a mettere in pericolo una moltitudine di soggetti di Antonio Giordano NAPOLI P ure questa è una bolla, nella quale ci si può persino perdere: ci sono domande che restano lì, senza risposte, e stavolta non è una questione puramente tattica o tecnica, ma è un incrocio tra ciò che sostiene la scienza e quello che verrà deciso poi in punta di diritto. Juventus-Napoli esce dal proprio perimetro e si ritrova sotto un cielo di interrogativi a cui Mattia Grassani, il legale del club partenopeo, non si sottrae. Palla al centro, di un’aula (virtuale) però. «Assolutamente no, perché il Napoli ritiene di essere dalla parte della ragione e gran parte della comunità scientifica pare aver compreso le ragioni della scelta del club, orientate al rispetto dell'Autorità Sanitaria Locale e per tutelare la salute dei cittadini. E poi basta leggersi il provvedimento della Asl Napoli, che vieta il viaggio a Torino per motivi di sanità pubblica, per avere un’idea compiuta della vicenda». «Credo qualche giorno in più, vista la complessità della materia. E dunque la prossima settimana sapremo. Il Napoli presenterà in giornata documenti e motivazioni, a cui seguirà la comunicazione alle parti della data della decisione, con possibilità di depositare memorie integrative». «La prossima settimana il giudice sportivo emetterà il suo verdetto Noi saremo pronti e presenteremo i nostri documenti» «Potrebbe trattarsi di indagine autonoma o di una richiesta di approfondimento formulata dal Giudice Sportivo per meglio comprendere il caso. In ogni caso, posto che il Napoli né suoi dirigenti sono indagati, i documenti richiesti sono stati forniti tempestivamente dalla società. Del resto, analoghi approfondimenti hanno raggiunto, nella scorsa settimana, il Genoa, a seguito delle numerose positività loro riscontrate». E poi, nel caso di sconfitta a tavolino, partirà la sfilza dei ricorsi. «Il giudizio di appello, qualora abbia luogo, dovrà essere promosso entro 5 giorni dalla decisione di primo grado e investirà circa 3 settimane. Infine, sarà possibile rivolgersi al Collegio di Garanzia del CONI, e i tempi si allungherebbero di altri 45-60 giorni. Una cosa deve essere chiara: se saranno inflitte sanzioni al Napoli, verranno percorsi tutti i gradi di giudizio che l’ordinamento statuale prevede e non si potrà fare a meno di rivolgersi all'autorità giudiziaria ordinaria». «Nell’ipotesi di uno 0-3 siamo disposti a percorrere tutti i gradi di giudizio sino alla giustizia ordinaria» della ASL, e, oggi, fosse emerso un focolaio delle dimensioni simili a quello che, purtroppo, si sviluppato in seno al Genoa». Intanto, sono emersi casi simili: in Italia, a Palermo, e nella B tedesca. «Assolutamente no, pure perché è un principio condivisibile sul rispetto delle regole, soprattutto in una vicenda così delicata. E il Napoli ritiene di aver agito in totale correttezza, ed è pronto a dimostrarlo nelle sedi competenti, manifestando la massima fiducia negli organi di giustizia sportiva che, va ricordato, sono autonomi e indipendenti». «Non mi stupisce. La questione di Palermo, fattispecie analoga a quella che riguarda il Napoli, è stata gestita in maniera completamente antitetica da Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, che ha rinviato la gara senza alcuno strascico polemico. E anche in Germania mi pare sia stata la Lega a rinviare la partita avendo riscontrato due positività in una delle due squadre. Non mi pare che la reazione di squadra avversaria e operatori del mondo sportivo sia stata quella che abbiamo riscontrato qui da noi». Teme, ma soprattutto è praticabile, rinvio della gara e comunque una minima penalizzazione? «Un caso analogo a quello del Napoli è successo al Palermo in C e Ghirelli ha rinviato la gara senza polemiche» «Il Napoli non accetterà neanche sanzioni minori». Frequentando e parlando continuamente con De Laurentiis, che idea s’è fatto del suo stato d’animo? «Partire avrebbe determinato la commissione di un reato, previsto e punito dall’articolo 650 del codice penale, oltre alla messa in pericolo di una moltitudine di soggetti. Si immagini cosa sarebbe potuto accadere se il Napoli fosse comunque andato a Torino, contro le disposizioni «Il presidente è un combattente, studia ogni carta del procedimento e sarà in prima linea per dimostrare la correttezza dell’operato della società sino alla fine». Quanto si dovrà attendere ancora, secondo lei, per conoscere la ©RIPRODUZIONE RISERVATA TIVI distanziamento MOSCA La Procura Federale ha chiesto le mail che vi siete scambiati con la Asl: siamo all’anticamera di una indagine. L’avvocato Mattia Grassani 55 anni ANSA La frase del presidente Gravina («chi sbaglia paga») vi preoccupa? Andare a Torino era proprio impossibile?